Impianto Bombita dopo asportazione tumore prostata e pene torna in funzione

 
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Impianto Bombita asportazione tumore prostata e pene torna in funzione Bombita, si chiama così il meccanismo attivatore della protesi peniena. Il nome del dispositivo arriva direttamente dai Carabinieri ed è stato l’urologo e andrologo professor Gabriele Antonini a riferirlo. Lo scienziato è stato invitato al ‘XIV Salud Para todos 2018‘, congresso internazionale sulla salute dei Caraibi e del Latino America che si è tenuto a L’Avana (Cuba) dal 23 al 27 di aprile. al ‘XIV Salud Para todos 2018’, congresso internazionale sulla salute dei Caraibi e del Latino America che si è tenuto a L’Avana (Cuba) dal 23 al 27 di aprile.

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«Gli uomini che in Centro e Sud America hanno disfunzione erettile post prostatectomia radicale sono circa 30 milioni – afferma Antonini ad AdKs – In Italia, con le dovute proporzioni, la situazione è sovrapponibile a quella del Sud America: almeno 3 milioni di uomini soffrono di disfunzione erettile e di questi circa 500 mila hanno tolto la prostata».

L’impianto della protesi peniena

L’impianto della protesi peniena diventa, quindi, sempre più la soluzione per quegli uomini che hanno disfunzione erettile dopo intervento. E’ un “avvicinamento” multifattoriale, però. Tanto più che l’utilizzo dei Robot nella  chirurgia non preserva affatto il maschio dall’avere questa terribile complicanza (impotenza sessuale), magari su soggetti su cui gravano già altre patologie tipo il diabete e la sindrome metabolica.

La protesi idraulica al pene di ultima generazione risolve definitivamente tutti i problemi di disfunzione erettile – ricorda Antonini, pioniere in Italia di una tecnica innovativa per l’impianto del dispositivo e chiamato al congresso per presentare i suoi lavori – E’ composta da due cilindri di parylene ed appunto dalla ‘bombita‘, un piccolo meccanismo attivatore che viene posizionato all’interno dello scroto, completamente invisibile, che se azionato permette di gonfiare i cilindri e ridare a qualsiasi uomo la possibilità di avere un’erezione perfetta e duratura come un ragazzo di 20 anni”.

Impotenza irreversibile

«Circa il 90% degli operati esita in una impotenza irreversibile che non risponde alla terapia orale con gli inibitori della fosfodiesterasi 5 (Viagra, Cialis, Levitra) – spiega il professor Antonini nel suo blog – . La protesi idraulica al Pene di ultima generazione risolve definitivamente tutti i problemi di disfunzione erettile. Composta da due cilindri di parylene ed appunto dalla “bombita” un piccolo meccanismo attivatore che viene posizionato all’interno dello scroto,completamente invisibile, che se azionato permette di gonfiare i cilindri e ridare a qualsiasi uomo la possibilità di avere una erezione perfetta e duratura come un ragazzo di 20 anni.»

In Italia attualmente si stimano circa 350 impianti di protesi al Pene l’anno

In Italia attualmente si stimano circa 350 impianti di protesi al Pene l’anno e di questi 50 vengono effettuati proprio dal Luminare italiano che intervistato da AdnKronos ha detto: “Sono passati esattamente vent’anni dalla scoperta del viagra che ha rivoluzionato e cambiato per sempre l’approccio medico alla disfunzione erettile. Ora abbiamo qualcosa in più”



«In 15 minuti con una incisione chirurgica di 2 cm invisibile sulla pancia – spiega –  riportiamo l’uomo ad una nuova vita sessuale. La pasticca blu; è un trattamento on demand; che però nei pazienti oncologici non funziona. Per loro la protesi è la soluzione del problema. La tecnica che utilizziamo messa a punto dal Prof. Paul Perito negli USA ha azzerato completamente il rischio di complicanze in questo settore della medicina rendendo sicuro ed efficace l’impianto della protesi ed aprendo una nuova frontiera nel trattamento dei pazienti oncologici. Nella nostra casistica il rischio di infezione è praticamente prossimo allo 0%»

C’è un limite però: è poco conosciuto

Il limite vero di questo trattamento chirurgico mini-invasivo è che è scarsamente conosciuto e scarsamente proposto dagli stessi urologi. Molte volte è associato al falso mito del rapporto meccanico azionando la famosa pompetta quasi fosse un sistema artificioso ed esterno all’organismo. «In verità non è così!! Spiega ancora il professore nel suo sito. “Il device protesico è posizionato completamente all’interno del corpo ed assolutamente invisibile. Come una valvola cardiaca o una protesi all’anca permette di ripristinare la funzionalità di un organo altrimenti compromessa. La sensibilità, il piacere e l’orgasmo che si ottengono con la protesi sono perfettamente sovrapponibili a quelli di un rapporto fisiologico»

La protesi permette addirittura di superare completamente quella famosa ansia da prestazione che affligge qualsiasi uomo

Il vantaggio che offre Cuba è dato dalla possibilità di abbattere sensibilmente i costi di questa procedura che negli USA costa tre volte tanto, dall’altissimo livello di preparazione in campo medico del personale cubano vero punto di riferimento nell’innovazione medico-scientifica e dal posizionamento strategico al centro del Latino America che permette di essere facilmente raggiungibile da ogni paese centro-sud Americano.

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