Rischio sottovalutato: gli effetti delle altalene termiche
Rischio sottovalutato – La transizione dall’estate all’autunno segna l’inizio di una serie di malanni stagionali, come il raffreddore, la tosse, il mal di gola e dolori muscolari. L’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, sottolinea che spesso si tende a confondere questi disturbi con l’influenza, anche se non è ancora il periodo dell’anno in cui si manifestano virus influenzali veri e propri. A provocare infezioni respiratorie possono essere anche altri patogeni, come i rhinovirus, responsabili del comune raffreddore, e i virus appartenenti alla famiglia dei paramixovirus, che includono il virus respiratorio sinciziale e i virus della parainfluenza.
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Minelli evidenzia che, a differenza delle forme influenzali, non esiste una profilassi vaccinale specifica per le infezioni parainfluenzali. Per prevenire queste malattie, è fondamentale seguire alcune regole igieniche. È importante mantenere le mani pulite, starnutire o tossire in modo da non diffondere goccioline di saliva e utilizzare disinfettanti per le mani quando non è disponibile acqua. È essenziale arieggiare gli ambienti e limitare i contatti con persone malate. Inoltre, proteggere la gola dal vento e scegliere un abbigliamento adeguato sono misure preventive consigliate.
Un altro aspetto cruciale da considerare è l’uso degli antibiotici. Minelli raccomanda di evitarne l’assunzione non necessaria, in quanto sono inefficaci contro le infezioni virali. Solo nei casi in cui un medico individui sintomi di una sovrainfezione batterica, gli antibiotici possono essere giustificati. In situazioni particolari, come per pazienti ad alto rischio, possono essere prescritti farmaci antivirali. È altresì importante rivedere le proprie abitudini alimentari, abbandonando le abbuffate estive e puntando su un’alimentazione nutriente, che aiuti a mantenere un adeguato apporto calorico. Diete troppo restrittive possono compromettere la capacità del corpo di regolare la temperatura.
Minelli sottolinea che cambiamenti climatici rapidi, come il passaggio da un’estate calda a temperature più fresche, sollecitano il meccanismo di termoregolazione del corpo. Quando le temperature scendono, l’organismo lavora per mantenere la temperatura corporea costante a 37 gradi, generando calore attraverso il metabolismo, a differenza di quanto avviene nei giorni caldi in cui si attivano meccanismi di sudorazione per disperdere il calore in eccesso.
Questo complesso processo di regolazione è particolarmente difficile per chi soffre di patologie croniche o ha un sistema immunitario compromesso, come gli anziani e i bambini. La respirazione è l’apparato maggiormente influenzato dal cambiamento climatico, il che spiega l’aumento di raffreddori e faringiti durante il cambio di stagione. Minelli chiarisce che, quando le temperature calano, molti microrganismi trovano condizioni più favorevoli per prosperare, indebolendo le difese immunitarie.
La rapida transizione verso temperature fresche, specialmente quando accompagnata da umidità, può compromettere le difese della mucosa respiratoria, aumentando la vulnerabilità alle infezioni. Minelli conclude che è fondamentale adottare misure preventive per proteggere la salute, mantenendo un’igiene adeguata e prestando attenzione alle variazioni climatiche.
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