Odiose liste di attesa, cittadini cercano altrove, Confcommercio
Le aziende sanitarie private Confcommercio hanno incontrato l’assessore regionale Luca Barberini
“Migliorare la qualità complessiva del servizio reso ai cittadini umbri, riducendo le odiose liste di attesa e gli scomodi e costosi viaggi oltre regione, per ottenere prestazioni sanitarie di alta qualità e con tempi accettabili. E’ un obiettivo possibile, sostengono le aziende sanitarie private OSAP Umbria Confcommercio, che su questi temi hanno incontrato, per la prima volta, l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini.
“Abbiamo chiesto un confronto con l’assessore alla sanità per presentare le idee e le proposte della nostra associazione, che si è costituita di recente sulla base di un solido programma di lavoro”, spiega il presidente OSAP Umbria Confcommercio Salvatore Gambino, che ha incontrato l’assessore Barberini accompagnato dal vice presidente Alberto Brugnoni.
© Protetto da Copyright DMCA |
“Il primo punto del nostro programma – continua Gambino – attiene alla ripartizione delle risorse destinate alla sanità privata, che in Umbria è fortemente sbilanciata. Un riequilibrio in favore delle strutture convenzionate che effettuano diagnostica per immagini, dei laboratori di analisi e fisioterapici, porterebbe indubbi benefici per tutti: per le imprese, che si fanno carico di investimenti importanti per potersi dotare delle migliori e più moderne strumentazioni, e soprattutto per i cittadini, che qualche volta sono costretti ad andare fuori regione per accorciare i tempi delle prestazioni. Basti pensare che ogni anno 8.000 umbri si recano in Toscana per eseguire esami di risonanza e TC.
L’assessore Barberini – commenta ancora il presidente Gambino – ha dimostrato molta attenzione nei confronti delle nostre argomentazioni e ha concordato anche sul secondo punto che gli abbiamo sottoposto, quello cioè dei controlli. L’obiettivo che condividiamo, in breve, è quello dell’innalzamento degli standard qualitativi delle prestazioni in favore dei cittadini. Per questo motivo abbiamo chiesto all’assessore la verifica del mantenimento dei requisiti anche dopo l’accreditamento delle strutture sanitarie private, definendo un sistema di controlli che garantisca coerenza e uniformità di trattamento tra strutture e territori diversi.
All’assessore Barberini – conclude il presidente Gambino – abbiamo consegnato un Position Paper che contiene tutte le altre nostre proposte. Siamo certi che questo primo incontro abbia messo le basi per un lavoro futuro molto costruttivo per la sanità umbra e le nostre imprese sono fortemente determinate a dare il loro contributo.
Le aziende sanitarie private in Umbria sono centinaia, hanno un peso economico rilevante nella costruzione del Pil regionale, danno lavoro a migliaia di persone qualificate, erogano un servizio indispensabile ai cittadini nell’integrazione del servizio pubblico. Meritano di essere presenti in tutti i tavoli decisionali sul tema della sanità. Per questo chiederemo presto un incontro anche con la Commissione Sanità della Regione.
Odiose liste di attesa
Sul fronte interno, a breve organizzeremo una Assemblea delle aziende sanitarie umbre private, per informare tutti gli operatori sui progetti di OSAP Umbria Confcommercio e favorire un coinvolgimento ancora più stringente tra tutte le realtà che operano nella regione”.
Commenta per primo