Valvulopatie cardiache e sostituzione, intervista con il professor Marcello Dominici

Il danno all'integrità anatomica e funzionale delle valvole cardiache può determinare diverse alterazioni

 
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Valvulopatie cardiache e sostituzione, intervista con il professor Marcello Dominici

Il danno all’integrità anatomica e funzionale delle valvole cardiache può determinare:

  1. alterazioni della superficie della valvola
  2. stenosi (apertura della valvola cardiaca non completa e ridotta; il sangue è costretto ad attraversare un orifizio più piccolo rispetto alla norma)
  3. insufficienza valvolare (chiusura incompleta della valvola; una parte di sangue refluisce in senso inverso attraverso la valvola).
  4. malattie composite con stenosi e insufficienze (stenosi e insufficienza valvolare coesistono, in diversa misura, nella stessa valvola).
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Qualsiasi valvola cardiaca può essere soggetta a questi difetti funzionali, ma esistono alcune particolarità:

  • Le malattie che colpiscono le valvole mitrale ed aortica sono molto più frequenti (pertanto le valvole del “cuore sinistro” sono più soggette a malattia).
  • Le valvulopatie della sezione destra del cuore (tricuspide e polmonare) sono rare (il regime pressorio è inferiore) e in genere conseguenti a problemi di origine congenita.

Le cause delle valvulopatie cardiache possono essere classificate anche nel seguente modo:

  • cause congenite: presenti dalla nascita, a causa di alterazioni dello sviluppo embrionale delle strutture cardiache
  • cause acquisite: compaiono nel corso della vita e possono essere conseguenti a:
    • degenerazione del tessuto valvolare (causa più frequente nelle persone anziane, spesso ipertese, dovuta sostanzialmente allo stato di usura delle strutture valvolari)
    • depositi di calcio (calcificazione) nelle parti della valvola
    • infiammazioni (endocarditi)
    • infezioni
    • ischemia in corso di infarto miocardico acuto
    • traumi (molto raramente)
    • secondaria a patologie del muscolo cardiaco e/o dei grandi vasi

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