Da Ai a Car-T, novità contro cancro al World Cancer Research Day
“Il cancro è un problema mondiale che può essere affrontato solo attraverso una collaborazione internazionale nella ricerca”. E’ il messaggio con cui Federico Caligaris Cappio, chairman del meeting annuale del World Cancer Research Day, ospitato quest’anno da Fondazione Airc all’Istituto Ifom di Milano, ha dato la parola alla regina di Spagna, Letizia Ortiz, volata nel capoluogo lombardo per dare il suo supporto al mondo degli scienziati impegnati in studi sul cancro, in qualità di presidente onorario permanente dell’Associazione spagnola contro il cancro (Aecc) e della Fondazione scientifica dell’Associazione spagnola contro il cancro (Fc-Aecc). “Noi abbiamo unito le forze”, ha ricordato Calligaris Cappio citando “gli Accelerator Award”, programma internazionale promosso da Cancer Research UK, Fondazione Airc, e Fc-Aecc, e il coinvolgimento nella missione Ue sul cancro, sostenuta in particolare da “Horizon Europe”.
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Focus della giornata l’innovazione, come ha ricordato la stessa regina di Spagna. Molte le sfide aperte e le promesse: dall’intelligenza artificiale, citata da David Scott, Grand Challenges Director di Cancer Research Uk, alla biopsia liquida, fino alle Car-T, ricordate dal responsabile del Dipartimento di ematologia e oncologia pediatrica dell’Irccs Bambino Gesù di Roma e presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli. “Stiamo raggiungendo notevoli progressi ogni giorno in prevenzione, diagnosi e sviluppo di strategie innovative per rendere il cancro una malattia curabile, e accanto ai tre pilastri che sono la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia c’è un nuovo importante ‘player’ che è l’immunoterapia”, ha evidenziato Locatelli. “Investire in ricerca è fondamentale per il futuro di un Paese, a maggior ragione investire per la cura sul cancro. L’Airc – ha aggiunto – è un modello di quanto si riesca a finanziare tutta una serie di studi che poi trovano applicazione al letto del malato”.
Proprio “grazie ad Airc – ha continuato Locatelli, che è anche ordinario di pediatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore – abbiamo per esempio messo a punto per la prima volta al mondo dei risultati importanti per la cura del tumore solido extracranico più frequente dell’età pediatrica attraverso le cellule Car-t, cioè le cellule del sistema immunitario di un paziente geneticamente modificate per essere reindirizzate sul bersaglio tumorale. E’ fondamentale creare sinergie e network collaborativi. La scienza per definizione è collaborazione, è aperta, è contaminazione fertile di saperi”.
Quest’anno, per la terza volta al di fuori della Spagna, i rappresentati della comunità scientifica internazionale si sono riuniti in questo meeting annuale per condividere strategie e best practices sul tema centrale della giornata. Unanime la richiesta della comunità scientifica di potenziare l’innovazione per garantire un accesso equo alla migliore prevenzione, alla diagnosi precoce e ai trattamenti. “È stato un grande onore ospitare per la prima volta in Ifom, il nostro Istituto di oncologia molecolare e centro di eccellenza mondiale, l’evento – ha dichiarato Andrea Sironi, presidente di Fondazione Airc, a cui sono stati affidati ai saluti conclusivi della giornata – Oggi abbiamo avuto la possibilità di approfondire strategie e modalità per promuovere l’innovazione e indirizzare al meglio la ricerca sul cancro da parte di alcune delle voci più autorevoli” del settore a livello europeo.
Sostenere queste attività è stato definito prioritario per avvicinare i risultati dal laboratorio al letto dei pazienti, potenziare la prevenzione del cancro e migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita di chi sta affrontando la malattia. Nel corso della vita circa 1 uomo su 2 e 1 donna su 3 si ammaleranno di tumore, sono i dati ricordati oggi. Secondo le stime, sono aumentati di oltre 18.000 i casi di tumore rispetto al triennio precedente, con circa 395.000 nuovi casi nel 2023 in Italia (208.000 negli uomini e 187.000 nelle donne). Tra il 2010 e il 2020, sono aumentate però del 54% le persone che hanno superato il cancro e sono vive a oltre 10 anni dalla diagnosi.
“Il World Cancer Research Day mira a promuovere la collaborazione globale per aumentare i tassi di sopravvivenza al cancro, facilitare l’accesso ai progressi scientifici e ridurre l’onere del cancro in tutto il mondo, garantendo un accesso equo alla migliore prevenzione, alla diagnosi precoce e al trattamento”, ha spiegato Ramón Reyes, presidente dell’Associazione spagnola contro il cancro e della sua Fondazione scientifica oltre che della European Cancer Leagues (Ecl). “Siamo in un momento storico incredibile – ha evidenziato a margine del meeting Anna Mondino, da settembre direttrice scientifica di Airc – La ricerca è andata avanti un po’ a gradini, e questo è di nuovo un momento particolare, perché lo sviluppo tecnologico ha portato nuovi strumenti al servizio di domande scientifiche. Quindi abbiamo avuto la tecnologia che è cresciuta, la conoscenza dei meccanismi biologici alla base che è cresciuta, e adesso possiamo mettere insieme le due cose. Basti pensare che le ultime tecniche permettono di vedere singole cellule all’interno del tessuto del paziente” e che “possiamo disegnare delle terapie che siano sempre più giuste per quel particolare tumore, per quel paziente. E così andiamo sempre di più verso la medicina personalizzata”.
(Lus/Adnkronos Salute)
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