Epatite C nuovi farmaci Dottoressa Olivia Morelli
L’epatite C è una malattia infettiva causata dal virus HCV (o virus dell’epatite C). Si trasmette mediante contatto diretto con sangue infetto, ad esempio tramite lo scambio di siringhe tra tossicodipendenti o, come succedeva in passato, attraverso le trasfusioni; raro, ma comunque possibile, il contagio sessuale.
Il virus dell’epatite C può causare importanti malattie al fegato, tra cui cirrosi e cancro; nei casi più gravi, il trapianto dell’organo rappresenta l’unica soluzione per salvare la vita al paziente. Nonostante ciò, la maggior parte degli infetti non lamenta sintomi particolari e rimane all’oscuro della malattia sino a quando, dopo molti anni dall’infezione, esordisce con sintomi talvolta severi.
Tra i sei tipi di virus implicati nell’insorgenza dell’epatite (oltre alla C ricordiamo la A, la B, la D, la E e la G), l’HCV è probabilmente il più pericoloso, sia per la gravità delle sue ripercussioni a lungo termine, sia perché non esiste un vaccino capace di prevenire il contagio (invece disponibile per l’epatite A e la B).
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L’epatite C è spesso asintomatica, soprattutto negli stadi iniziali. Quando presente, la sintomatologia è piuttosto vaga e perlopiù limitata alla comparsa di nausea, mancanza di appetito, affaticamento fisico, intolleranza ad alcol e alimenti grassi e piccoli dolori accentuati dalla palpazione nell’area del fegato.
In assenza di cura, la maggior parte delle infezioni da epatite C cronicizza, minando, a poco a poco, la salute del fegato. Anche in questo caso, il paziente può sentirsi bene e non avvertire disturbi particolari, addirittura per decenni. In uno stadio avanzato, le alterazioni epatiche si accompagnano a sintomi importanti, come l’ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi), prurito in diverse parti del corpo, nausea, vomito, dolore addominale e febbre leggera.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/fegato/epatite-c.html
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