Fibrillazione atriale e rimedi con il dottor Claudio Cavallini cardiologo
La fibrillazione atriale è un’alterazione del ritmo cardiaco che rende il battito del cuore molto rapido ed irregolare. Può trattarsi di un fenomeno sporadico e molto intenso, oppure di un fenomeno permanente/cronico. La gravità dipende essenzialmente dalle caratteristiche e dalle cause dell’aritmia; la complicanza più temibile, l’ictus, è comune soprattutto nei casi associati ad una patologia sottostante delle valvole cardiache.
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In presenza di fibrillazione atriale si ha una conduzione anomala degli impulsi di contrazione cardiaca, tale per cui le pareti delle cavità atriali subiscono continue ed incessanti sollecitazioni. Tutto ciò si ripercuote negativamente anche sull’attività dei ventricoli e sul conseguente flusso di sangue pompato dal cuore nel circolo sanguigno.
I fattori che determinano fibrillazione atriale sono diversi: le cardiopatie sono, di solito, tra le maggiori e più frequenti responsabili; tuttavia, non bisogna dimenticare che l’aritmia può insorgere anche per altre cause, quali ad esempio: ipertiroidismo, ipertensione, abuso di alcol e droghe, caffeina ecc. I sintomi principali della fibrillazione atriale insorgono velocemente e consistono in: cardiopalmo (o palpitazione), vertigine, angina pectoris (dolore toracico) e dispnea.
L’alterata attività cardiaca viene valutata mediante elettrocardiogramma (ECG), ecocardiogramma e radiografia del torace. La terapia dipende dalla forma di fibrillazione atriale e dalle cause che la determinano. Interventi farmacologici (antiaritmici, digitale e beta-bloccanti) e di tipo elettrico (cardioversione ed ablazione transcatetere) sono gli approcci idonei a risolvere il problema; tuttavia, per agire sui disturbi cardiaci o di altra natura che hanno dato origine alla fibrillazione atriale, serve una terapia scelta caso per caso.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/salute/fibrillazione-atriale.html
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