Istituto serafico con il professor Alessandro Elisei
L’Istituto Serafico per sordomuti e ciechi è un Ente Ecclesiastico senza scopo di lucro che promuove e svolge attività riabilitativa, psicoeducativa e assistenza socio-sanitaria per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
Dal 1871 a oggi l’Istituto Serafico si adegua continuamente ai cambiamenti socio-culturali e alle diverse forme di disabilità, e costruisce una rete di servizi per le esigenze dei ragazzi e per il nucleo familiare.
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Il primo nucleo dell’Istituto Serafico ha inizio il 17 settembre 1871 ad Assisi, in un palazzo prospiciente la Basilica di S. Francesco. Il suo fondatore, il frate francescano San Lodovico da Casoria, si fece carico di accogliere ragazzi sordi e ciechi, da lui definiti “creature infelici e abbandonate”, nella convinzione che anche essi potessero avere un futuro.
Nella sua azione fu affiancato dai Frati Bigi della Carità e dalle Suore Elisabettine Bigie, Istituto religioso da lui stesso fondato. Nonostante le grandi difficoltà degli inizi, l’opera di San Lodovico è stata in grado di coniugare l’assistenza dei ragazzi ospiti con la loro educazione ed istruzione, mantenendo sempre viva la preoccupazione per la loro integrazione sociale.
Ai sordomuti quindi fu data la possibilità di apprendere un mestiere produttivo; così, dal Serafico uscirono sarti, calzolai, fotografi, falegnami, intagliatori, ceramisti, operai. I non vedenti, invece, impararono la lettura mediante il sistema Braille e la musica conseguendo diploma di insegnanti, organisti e maestri di musica.
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