Sindrome metabolica con il professor Elmo Mannarino
La sindrome metabolica è una condizione clinica meritevole di particolari attenzioni per via della sua gravità e diffusione. Con questo termine non si indica una singola patologia ma un insieme di fattori predisponenti che, uniti insieme, collocano il soggetto in una fascia di rischio elevata per malattie come diabete, problemi cardiovascolari in genere e steatosi epatica (fegato grasso).
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Per poter parlare di sindrome metabolica devono essere presenti contemporaneamente ALMENO TRE dei seguenti fattori di rischio:
- Pressione arteriosa superiore a 130/85 mmHg
- Trigliceridi ematici superiori a 150 mg/dl
- Glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl (100 mg/dl secondo l’ADA)
- Colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl nell’uomo o a 50 mg/dl nelle femmine
- Circonferenza addominale superiore a 102 centimetri per i maschi o a 88 centimetri per le femmine
In base a tali parametri di riferimento, un soggetto affetto da sindrome metabolica potrebbe avere i singoli valori perfettamente nella norma. Ricordiamo infatti che:
- per poter parlare di ipertensione la pressione deve superare costantemente i 140/90 mmHg;
- nell’ipertrigliceridemia i trigliceridi ematici superano il valore limite di 200 mg/dl
- si può parlare di diabete se a digiuno la glicemia supera i 126 mmHg;
- un valore di colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl o a 50 mg/dl (femmine) non è sufficiente, da solo, per collocare il paziente in una fascia di elevato rischio cardiovascolare;
- se la circonferenza addominale supera i 102 o gli 88 centimetri (femmine) il soggetto è effettivamente in sovrappeso e la sua massa adiposa è concentrata soprattutto nella zona addominale (obesità androide o a mela).
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/salute/sindrome-metabolica.html
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