Nuova terapia promette progressi nella cura della malattia renale cronica associata a diabete 2

Studio Confidence dimostra benefici della combinazione finerenone e empagliflozin

Un nuovo studio clinico di fase 2, denominato Confidence, ha evidenziato che l’uso combinato di finerenone e dell’inibitore SGLT-2 empagliflozin riduce significativamente il rapporto albumina/creatinina nelle urine (UACR) nei pazienti con diabete di tipo 2 e malattia renale cronica (CKD). La riduzione dell’UACR è un indicatore chiave del miglioramento della funzione renale e della diminuzione del rischio cardiovascolare.

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I risultati dello studio, presentati al Congresso ERA e pubblicati sul New England Journal of Medicine, mostrano che il trattamento combinato offre un beneficio superiore rispetto alla monoterapia con uno solo dei due farmaci, confermando un effetto sinergico tra i due principi attivi.

La nefrologia potrebbe trarre vantaggio da questa nuova strategia terapeutica, migliorando la gestione della CKD nei pazienti con diabete e riducendo la progressione della patologia. Finerenone è già approvato per il trattamento della CKD associata a diabete 2 in oltre 90 Paesi, tra cui Europa, Stati Uniti e Giappone.

(Red/Adnkronos Salute)

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