Pisa Capitale Mondiale Trapianti Vivente di Rene

Pisa Capitale Mondiale Trapianti Vivente di Rene

Linee guida internazionali sicurezza donatore attese in autunno

Pisa si appresta a ospitare in autunno la Consensus Conference mondiale incentrata sulla definizione delle prime direttive internazionali relative alla salvaguardia del donatore vivente di rene. L’evento assume un rilievo particolare poiché coincide con il venticinquesimo anniversario del primo prelievo renale da donatore vivente eseguito in città con approccio mini-invasivo, una procedura che ha segnato l’inizio di un percorso di eccellenza per il centro toscano.

© Protetto da Copyright DMCA

Era il 27 aprile del 2000 quando a Pisa fu effettuato questo intervento pionieristico. Da allora, la città ha consolidato la sua posizione quale polo di riferimento a livello nazionale per questa tipologia di trapianto, realizzando centinaia di procedure e giocando un ruolo cruciale nella diffusione e standardizzazione della tecnica su tutto il territorio italiano.

L’équipe pisana ha attivamente contribuito alla formazione di numerosi chirurghi e ha supportato l’avvio dei primi programmi di prelievo renale laparoscopico in diverse strutture ospedaliere italiane. L’introduzione delle metodologie mini-invasive nel prelievo da donatore vivente ha dimostrato un impatto significativo a livello globale, contribuendo a superare le riserve legate all’invasività dell’intervento chirurgico tradizionale e favorendo così un aumento considerevole delle donazioni. In Italia, in particolare, l’adozione estensiva di queste tecniche ha portato a un incremento di oltre il triplo nel numero di trapianti renali da vivente.

Il percorso di innovazione nel campo dei trapianti a Pisa, avviato con l’intervento laparoscopico del 2000 dal Professor Andrea Pietrabissa all’interno dell’équipe guidata dal Professor Franco Mosca, è proseguito sotto la guida del Professor Ugo Boggi. Quest’ultimo è riconosciuto come figura apicale nell’applicazione della chirurgia mini-invasiva e robotica ai trapianti.

Il Professor Boggi ha al suo attivo numerosi primati, tra cui il primo prelievo renale assistito da robot in Italia nel 2008, il primo prelievo laparoscopico con accesso chirurgico singolo nel 2010, il primo trapianto renale robotico in Europa nel luglio 2010 e il primo trapianto combinato di rene e pancreas effettuato con tecnica robotica a livello mondiale nel 2010. Attualmente, il gruppo chirurgico pisano diretto dal Professor Boggi gode di prestigio internazionale per i suoi contributi alla chirurgia dei trapianti.

Oltre ai successi nei trapianti di rene e pancreas, il Professor Boggi ha conseguito ulteriori importanti traguardi: il primo prelievo laparoscopico di fegato da donatore vivente adulto destinato a un paziente pediatrico in Italia, realizzato a Palermo nel maggio 2010, e la prima donazione robotica di una porzione del fegato destro da donatore vivente adulto in Europa, anch’essa eseguita a Palermo nell’aprile 2012. La rilevanza delle tecniche mini-invasive nei prelievi da vivente è stata recentemente ribadita dalla Consensus Conference tenutasi a Riyadh, la quale ha evidenziato come procedure in passato considerate quasi impossibili – come il trapianto di fegato con tecniche mini-invasive – siano oggi una realtà consolidata nei centri di eccellenza. A Riyadh è stato inoltre segnalato il primo trapianto cardiaco robotico a livello globale, evidenziando la continua evoluzione della disciplina trapiantologica.

L’intervento iniziale del 27 aprile 2000 fu eseguito specificamente dal Professor Andrea Pietrabissa, che all’epoca faceva parte dell’équipe del Professor Franco Mosca. Il trapianto fu poi eseguito dal Professor Ugo Boggi. La donatrice era la madre del paziente ricevente; entrambi sono tuttora in buone condizioni di salute, con il rene trapiantato che ha mantenuto la sua funzionalità per oltre due decenni.

Questo venticinquesimo anniversario non rappresenta solo un traguardo significativo per la città di Pisa, ma riveste importanza per l’intera comunità dei trapianti a livello nazionale e internazionale. L’evoluzione futura della chirurgia trapiantologica sarà sempre più legata all’impiego della robotica, all’integrazione di nuove tecnologie e alla costante spinta all’innovazione promossa da centri all’avanguardia come quello pisano. Come sottolineato dal Professor Boggi, è fondamentale che il trapianto mini-invasivo da donatore vivente diventi una pratica standard e non rimanga confinato a casistiche selezionate, un concetto in linea con le raccomandazioni emerse di recente a Riyadh. Per raggiungere questo obiettivo, è cruciale che il Servizio Sanitario Nazionale supporti attivamente tale sviluppo, garantendo l’accesso alle piattaforme robotiche anche al di fuori delle attività chirurgiche programmate e non d’urgenza.

La Consensus Conference mondiale in programma a Pisa gode del supporto di enti e istituzioni rilevanti, tra cui la Fondazione Pisa, la Regione Toscana, il Comune di Pisa, l’Università di Pisa, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, la Società Italiana dei Trapianti d’Organo, il Centro Nazionale Trapianti e l’Associazione Per Donare la Vita Onlus. La presentazione dell’evento è fissata per mercoledì alle ore 11.30 presso la sede della Fondazione Pisa.

(Red-Sal/Adnkronos Salute)

Commenta per primo

Lascia un commento