Contagiato un residente senza viaggi recenti: sta bene
È stato confermato il primo caso autoctono di infezione da West Nile Virus (WNV) in Toscana. Il caso è stato registrato nel territorio della Asl Toscana sud est e riguarda un residente del comune di Cortona, in provincia di Arezzo. La persona colpita ha manifestato febbre, malessere generale ed eruzione cutanea circa dieci giorni fa, ma non ha mai avuto bisogno di ricovero ospedaliero e attualmente si trova in buone condizioni di salute.
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Secondo quanto riferito dall’azienda sanitaria, il paziente non aveva effettuato viaggi o spostamenti fuori regione durante il periodo di incubazione del virus, elemento che ha portato a classificare il caso come autoctono, ovvero contratto localmente e non importato da un’altra area geografica.
La diagnosi iniziale è stata ipotizzata dal medico di medicina generale, che ha poi segnalato il caso alla struttura di Igiene Pubblica e Nutrizione. La conferma definitiva è arrivata grazie alla collaborazione tra la UOC Malattie Infettive dell’Ospedale San Donato di Arezzo, il laboratorio di sierologia e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.
Il West Nile Virus è trasmesso principalmente dalle zanzare del genere Culex, che si infettano pungendo uccelli selvatici, considerati i principali serbatoi naturali del virus. L’essere umano, così come i cavalli, rappresenta un ospite terminale e non contagioso per altri. Nella maggioranza dei casi, l’infezione è asintomatica. Circa il 20% delle persone può sviluppare sintomi lievi come febbre, mal di testa, nausea o sfoghi cutanei. Solo una percentuale inferiore all’1% può andare incontro a complicazioni più gravi, soprattutto nei soggetti anziani o immunodepressi.
A seguito della conferma del caso, la Asl Toscana sud est ha immediatamente attivato una serie di misure preventive per contenere la diffusione del virus. Sono stati potenziati gli interventi per eliminare i focolai larvali, attraverso trattamenti larvicidi in zone come tombini e canalizzazioni. Al momento, non sono previste operazioni straordinarie con trattamenti adulticidi, poiché non ritenute necessarie in presenza di un solo caso isolato e in area rurale.
Parallelamente, sono state rafforzate anche le attività di sorveglianza veterinaria su cavalli e quelle di monitoraggio dell’avifauna selvatica, per tenere sotto controllo l’andamento della circolazione virale sul territorio.
L’Asl ha infine invitato i cittadini a collaborare attivamente seguendo semplici pratiche quotidiane come svuotare i sottovasi, coprire i bidoni dell’acqua e utilizzare zanzariere, al fine di prevenire la proliferazione delle zanzare e contribuire alla tutela della salute pubblica.
(Red-Cro/Adnkronos)


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