Studio Usa apre speranze per infertilità e famiglie omogenitoriali

Studio Usa apre nuove speranze per infertilità e famiglie omogenitorialiCreati i primi embrioni da pelle umana, rivoluzione in riproduzione

Un team di ricercatori dell’Oregon Health and Science University ha realizzato la creazione di embrioni umani partendo da cellule della pelle, segnando un primato scientifico che apre scenari innovativi nella medicina riproduttiva. Attraverso una tecnica che prevede l’estrazione del nucleo da cellule cutanee e il suo inserimento in ovuli privati del proprio materiale genetico, i ricercatori hanno prodotto ovuli funzionali capaci di essere fecondati, portando allo sviluppo di embrioni nelle prime fasi. La metodologia introduce una nuova modalità di generazione della vita, potenzialmente risolvendo problemi di infertilità legati a età o malattie.

© Protetto da Copyright DMCA

Il procedimento, ispirato a tecniche di clonazione come quella della pecora Dolly, si basa su un processo di “mitomeiosi” che induce gli ovuli a eliminare metà dei cromosomi. Nonostante i successi iniziali, la tecnica presenta ancora limiti significativi, tra cui la casualità nella selezione cromosomica e un basso tasso di successo del 9%. Fondamentale sarà il perfezionamento per garantire sicurezza e funzionalità, con tempi stimati di almeno un decennio prima di una possibile applicazione clinica.

L’importanza delle scoperte riguarda anche il sostegno a coppie dello stesso sesso, che potrebbero presto avere figli geneticamente legati a entrambi i partner mediante questo metodo. Gli esperti sottolineano la necessità di un ampio confronto pubblico, vista la portata etica delle implicazioni. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, segna un passaggio storico nei confini della biologia riproduttiva e disegna un futuro in cui la pelle umana potrà rappresentare la base della vita.

Commenta per primo

Lascia un commento