Diminuzione dei ricoveri grazie all’immunizzazione mirata
Uno studio scozzese, pubblicato su The Lancet Infectious Diseases, evidenzia l’efficacia del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) nel ridurre i ricoveri tra gli anziani di 75-79 anni. I risultati supportano le politiche di vaccinazione, promuovendo programmi mirati a diminuire il carico della malattia respiratoria, particolarmente significativo per questa fascia d’età.
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L’RSV provoca elevata morbilità e mortalità respiratoria a livello globale, con un impatto accentuato sugli anziani. Nel Regno Unito, le stime del 2022 indicano una media annuale di 71 ricoveri per 100mila adulti tra 65-74 anni e 251 ricoveri per 100mila persone di 75 anni e oltre. Utilizzando il vaccino Abrysvo di Pfizer, il programma scozzese per gli anziani di 75-79 anni, avviato il 12 agosto 2024, ha raggiunto un’adesione del 68,6% entro il 27 novembre 2024.
L’analisi ha confrontato i tassi di ricovero per RSV nei periodi pre e post-vaccinazione tra gruppi di età eleggibili e non eleggibili, mostrando una riduzione del 62,1% nei ricoveri tra i vaccinati. I dati sono coerenti con l’efficacia dell’85,7% osservata durante il primo anno del trial clinico Renoir. Sebbene lo studio abbia limitazioni, come l’uso di dati aggregati e campioni di dimensioni ridotte, offre prove iniziali sull’impatto positivo della vaccinazione.
Gli autori sottolineano l’importanza dell’immunizzazione stagionale per proteggere gli anziani, ridurre i costi sanitari e promuovere adesioni più ampie. Questo approccio mira a limitare l’impatto del RSV e rafforzare i programmi di prevenzione a livello globale.
(Red/Adnkronos Salute)
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