Mandibola ricostruita con osso della gamba nel Milanese

Mandibola ricostruita con osso della gamba nel Milanese
Chirurghi di Legnano operano con software 3D su paziente oncologico

Un intervento chirurgico di alta complessità è stato portato a termine all’ospedale di Legnano, in provincia di Milano, dove un’équipe medica ha asportato una parte della mandibola compromessa da un tumore, ricostruendola utilizzando un segmento di osso prelevato dalla gamba dello stesso paziente. La procedura, definita dall’Asst Ovest Milanese come “straordinaria”, è stata resa possibile da una pianificazione dettagliata effettuata con l’ausilio di software dedicati alla modellazione tridimensionale.

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La struttura sanitaria ha comunicato che l’intervento è stato eseguito nei giorni scorsi dal reparto di Chirurgia maxillo-facciale, diretto da Stefano Paulli. Il caso clinico ha riguardato un paziente affetto da una patologia oncologica localizzata alla mandibola, che aveva causato un grave deterioramento della struttura ossea. La soluzione adottata ha permesso non solo la rimozione della parte interessata dalla malattia, ma anche la ricostruzione immediata della mandibola, tramite l’impiego di un tratto del perone – l’osso laterale della gamba – modellato con precisione in sede preoperatoria.

L’intervento ha comportato una lunga e accurata preparazione. L’équipe ha eseguito indagini diagnostiche avanzate per identificare con esattezza l’area da rimuovere e la porzione di fibula più adatta alla sostituzione. Questa è stata adattata con il supporto di protesi personalizzate, progettate digitalmente per garantire una perfetta integrazione sia dal punto di vista anatomico che funzionale.

Il risultato finale ha restituito al paziente una mandibola funzionalmente operativa e visivamente integra, contribuendo anche al suo recupero psicologico. Il soggetto, secondo quanto riportato dalla direzione sanitaria, ha potuto affrontare il decorso post-operatorio con una riabilitazione immediata della zona interessata, senza attendere ulteriori fasi ricostruttive. La tecnica utilizzata ha permesso un’unica fase chirurgica, riducendo i tempi complessivi del trattamento.

L’Asst Ovest Milanese sottolinea come l’esito dell’operazione sia il frutto di un approccio multidisciplinare e dell’elevata competenza tecnica degli specialisti coinvolti, elementi che si integrano con l’utilizzo di strumenti digitali di ultima generazione. Il sistema di pianificazione virtuale ha rappresentato un supporto cruciale, consentendo di affrontare con precisione millimetrica sia la resezione oncologica sia la ricostruzione ossea.

Dal punto di vista medico, l’utilizzo della fibula rappresenta una scelta consolidata nei casi in cui sia necessario ricostruire segmenti scheletrici importanti, grazie alla sua forma e alla compatibilità con l’apparato maxillo-facciale. Tuttavia, in questo caso specifico, il livello di personalizzazione e di integrazione tecnologica ha reso l’intervento particolarmente significativo.

Il paziente, al termine della degenza ospedaliera, sarà seguito nel suo percorso di cura attraverso un programma coordinato con le strutture territoriali. La continuità assistenziale garantirà non solo il monitoraggio clinico, ma anche il sostegno riabilitativo necessario per consolidare i risultati raggiunti.

L’operazione segna un ulteriore passo avanti per la chirurgia oncologica ricostruttiva, confermando la centralità della sinergia tra innovazione, esperienza clinica e attenzione alla persona. La riuscita dell’intervento dimostra il potenziale delle tecnologie digitali nel migliorare in modo concreto gli esiti terapeutici, soprattutto nei casi in cui il danno anatomico compromette funzioni essenziali e l’immagine del paziente.

Secondo quanto comunicato dall’azienda sanitaria, il successo dell’intervento rappresenta un esempio concreto di eccellenza medica in un contesto territoriale, e testimonia l’impegno delle strutture locali nel perseguire soluzioni terapeutiche avanzate anche al di fuori dei grandi centri universitari.

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