Scienza, clinica e industria unite per l’innovazione RNA
Il capoluogo siciliano ha ospitato RNA Horizons 2025, catalizzatore europeo per le terapie basate sull’RNA. Dopo l’edizione di Porto, il simposio ha riunito oltre 300 esperti tra biologi molecolari, medici e innovatori biotech, con l’obiettivo di accelerare la transizione dalla ricerca alla cura.
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Al centro del dibattito, la sfida della stabilità molecolare e la veicolazione mirata di oligonucleotidi antisenso e RNA autoamplificanti. L’approccio interdisciplinare ha favorito il dialogo tra laboratori accademici e imprese farmaceutiche, con l’obiettivo di rendere l’RNA una piattaforma terapeutica matura.
Tra gli interventi più attesi, Ernesto Guccione ha presentato NATURA, sistema ad alto rendimento per misurare l’efficacia del trasporto dell’RNA. Shai Rosenberg ha mostrato come la modellazione trascrittomica possa orientare terapie personalizzate, mentre Ron Weiss ha illustrato circuiti logici basati su microRNA capaci di distinguere cellule tumorali con precisione.
Sul fronte clinico, Ronit Satchi-Fainaro ha introdotto tumoroidi biostampati in 3D per testare nanoparticelle RNA, Claudio Sette ha analizzato lo splicing come vulnerabilità tumorale e Rotem Karni ha esplorato il ruolo della metilazione m⁶A nell’aggressività neoplastica. Michal Lotem ha evidenziato nuovi bersagli immunoterapici derivanti da alterazioni nello splicing.
In ambito non oncologico, Buratti, Ricupero, Ulitsky e Krichevsky hanno illustrato strategie RNA per disturbi metabolici e neuroevolutivi, confermando l’espansione del campo terapeutico.
Il comitato scientifico ha sottolineato come il simposio abbia consolidato una rete europea di collaborazione tra ricerca, clinica e industria. L’appuntamento è ora fissato per Monaco di Baviera, dal 16 al 18 settembre 2026, dove si proseguirà nel solco della medicina traslazionale.


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