Insufficienza cardiaca: oltre il 10% degli over 70 colpiti
L’insufficienza cardiaca colpisce oltre il 10% della popolazione anziana, in particolare tra coloro che superano i 70 anni. La crescente incidenza di questa patologia cardiovascolare, causata principalmente dall’invecchiamento demografico, rappresenta una seria sfida per il sistema sanitario. Recenti progressi farmacologici e tecnologici, come il convegno “Il cuore della Marsica” tenutosi presso il Centro di formazione ‘Noesis’ ad Avezzano, hanno messo in evidenza le innovazioni in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
© Protetto da Copyright DMCA |
Il Prof. Francesco Vetta, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia UTIC dell’Ospedale di Avezzano, ha spiegato come l’intelligenza artificiale (IA) stia rivoluzionando i processi diagnostici e terapeutici, consentendo l’identificazione precoce di problematiche cliniche prima dell’insorgenza di patologie acute o della progressione di malattie croniche. Questo approccio si integra perfettamente con la telemedicina, che ottimizza il rapporto tra ospedali e territorio, promuovendo una gestione più efficiente della salute.
Le innovazioni nel campo della cardiologia includono pacemaker senza fili, sia mono che bicamerali, che possono essere utilizzati insieme a defibrillatori sottocutanei. Questi dispositivi avanzati comunicano tra loro, migliorando il riconoscimento delle aritmie e permettendo una stimolazione cardiaca meno invasiva.
Negli ultimi anni, l’aumento delle patologie cardiovascolari è stato evidente. Secondo dati della European Society of Cardiology (ESC), circa l’1-2% della popolazione adulta nei paesi sviluppati è affetta da insufficienza cardiaca, ma la prevalenza sale al 10% tra gli anziani. L’insufficienza cardiaca è la principale causa di ricoveri negli ospedali italiani, con tassi di mortalità che destano preoccupazione: dopo cinque anni, circa il 50% dei pazienti colpiti da questa condizione è a rischio di decesso.
Durante il convegno, il Prof. Vetta ha messo in luce i risultati positivi dei trattamenti attuali. Negli ultimi anni, le terapie per le malattie cardiovascolari acute, come l’infarto miocardico, sono state migliorate, aumentando le possibilità di sopravvivenza. Tuttavia, nuove forme di cronicità, come l’insufficienza cardiaca, stanno emergendo, e richiedono un’accurata gestione dei pazienti anziani.
Tra le nuove opzioni terapeutiche, la terapia di resincronizzazione cardiaca, che stimola il battito del cuore in modo coordinato, rappresenta una soluzione efficace per i pazienti con insufficienza cardiaca. L’utilizzo di defibrillatori e pacemaker ad alta tecnologia sta contribuendo a migliorare la prognosi e la qualità della vita di questi pazienti.
La cardiologia è uno dei settori medici che ha beneficiato maggiormente dall’avanzamento tecnologico. L’applicazione dell’intelligenza artificiale nei processi diagnostici sta aprendo la strada a nuove opportunità di trattamento. I progressi nella stimolazione cardiaca fisiologica, che riproduce il percorso naturale degli impulsi elettrici nel cuore, mostrano un potenziale significativo nel migliorare le condizioni dei pazienti, riducendo il rischio di insufficienza cardiaca e aritmie.
L’ospedale di Avezzano si sta affermando come un centro di eccellenza, accogliendo pazienti provenienti da tutto il Centro-Sud. Inoltre, l’accordo di collaborazione in fase di definizione tra l’Università di Tirana e la ASL di Avezzano offrirà opportunità di formazione per specializzandi albanesi, contribuendo così a diffondere le conoscenze acquisite nel trattamento delle patologie cardiologiche avanzate. Questo approccio integrato è essenziale per affrontare le crescenti sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento delle malattie cardiovascolari.
Commenta per primo