Melanoma in aumento, l’urgenza dei controlli dermatologici

Melanoma in aumento, l'urgenza dei controlli dermatologiciIn Italia diagnosi in crescita, ma diagnosi precoce salva vite

In Italia i melanomi sono in aumento costante e preoccupante: nel solo 2024 ne sono stati diagnosticati circa 13 mila, con un incremento del 20% nell’ultimo decennio. Un quadro che, secondo l’analisi della dottoressa Franceschini, impone di rafforzare la cultura dei controlli dermatologici e dell’autoesame della pelle.

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Il melanoma è un tumore che si presenta spesso come un neo innocuo. Tuttavia, se non individuato subito, può diffondersi in profondità e raggiungere organi vitali. «La differenza – ha spiegato Franceschini – è che rispetto ad altri tumori il melanoma si vede: possiamo scoprirlo precocemente».

L’aumento dei casi ha più cause. Da un lato la generazione cresciuta tra anni Settanta e Novanta, esposta al sole senza adeguata protezione, oggi presenta maggior rischio. Dall’altro, il numero più alto di diagnosi riflette anche una maggiore attenzione clinica e strumentazioni avanzate: dalla dermoscopia all’epiluminescenza, fino alla microscopia confocale, che permette di analizzare i nei a livello cellulare riducendo interventi chirurgici non necessari.

Il melanoma resta però il più pericoloso tra i tumori cutanei, al contrario di lesioni come basaliomi o cheratosi attiniche, frequenti ma poco gravi. La prevenzione, sottolinea Franceschini, passa da controlli periodici per chi ha familiarità, molti nei, fototipo chiaro o precedenti diagnosi. Anche i medici di base possono svolgere un ruolo di filtro, indirizzando i pazienti ai dermatologi.

Fondamentale l’attenzione personale: osservare la propria pelle ogni pochi mesi, notando eventuali nei nuovi, modificati o scomparsi. L’autosorveglianza, unita alla diagnosi precoce, resta la chiave per ridurre i rischi e salvare vite.

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