Fumo, ogni sigaretta riduce la vita di 20 minuti[VIDEO]: studio shock dell’UCL

Smettere di fumare: i benefici immediati e le gravi perdite di vita

Fumo, ogni sigaretta riduce la vita di 20 minuti: studio shock

Fumo, ogni sigaretta riduce la vita di 20 minuti[VIDEO]: studio shock dell’UCL

Fumo – Ricercatori dello University College London (UCL) hanno rivelato dati preoccupanti sull’impatto del fumo sulla vita umana: ogni sigaretta fumata riduce di 20 minuti l’aspettativa di vita. Sebbene il costo economico del fumo sia relativamente contenuto, con pochi centesimi per sigaretta, le conseguenze per la salute sono devastanti, come dimostra il nuovo studio pubblicato dai ricercatori britannici.

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Il calcolo, che estende la stima contenuta in un precedente studio del 2000 sul British Medical Journal, fa luce sull’entità del danno che ogni sigaretta può infliggere. In particolare, l’analisi indica che un pacchetto di sigarette, che contiene 20 unità, riduce di ben 7 ore la durata della vita di chi fuma. Questo valore rappresenta una stima diretta del danno biologico causato dal fumo quotidiano, e porta a un bilancio allarmante, considerando il numero elevato di sigarette consumate da un fumatore medio nel corso della propria vita.

Tuttavia, lo studio dell’UCL non si limita a sottolineare gli effetti negativi del fumo, ma evidenzia anche gli immediati benefici derivanti dall’interruzione del consumo di tabacco. La ricerca ha calcolato che smettere di fumare anche dopo un periodo prolungato di dipendenza comporta un miglioramento rapido dell’aspettativa di vita. Per un fumatore che consuma quotidianamente 10 sigarette, l’abbandono del vizio porterebbe già a un recupero significativo: un giorno di vita in più già entro l’8 gennaio, una settimana di vita entro il 5 febbraio e un mese intero di vita entro il 5 agosto dello stesso anno.

L’importanza di smettere è stata evidenziata anche dalla ricercatrice Sarah Jackson, capo del gruppo di studio sul fumo e alcol dell’UCL, che ha sottolineato come, per un fumatore che non abbandona il vizio, le perdite di vita siano enormi. In particolare, la Jackson ha dichiarato che un fumatore medio che non smette di fumare rischia di perdere circa un decennio di vita, ovvero 10 anni che potrebbero essere trascorsi con le persone care.

Lo studio dell’UCL, commissionato dal ministero della Salute del Regno Unito, rientra in un ampio piano di sensibilizzazione per ridurre il numero di fumatori nel paese, con un focus particolare sul gruppo dei più giovani. Ogni anno, il fumo è responsabile della morte prematura di circa 80.000 persone nel Regno Unito, e rappresenta una delle principali cause di morte evitabile, contribuendo in modo significativo anche a circa un quarto di tutte le diagnosi di cancro. Nonostante ciò, è importante sottolineare che alcuni fumatori, seppur in minoranza, riescono a vivere a lungo, ma le evidenze scientifiche mostrano chiaramente i pericoli legati al consumo di tabacco.

Oltre alle drammatiche statistiche, la ricerca dell’UCL segnala che il fumo è associato a numerose patologie gravi e spesso letali, come malattie cardiovascolari, tumori e patologie respiratorie. Il governo britannico ha posto grande enfasi nel rafforzare le politiche anti-fumo, soprattutto con l’obiettivo di proteggere le nuove generazioni, sensibilizzando i giovani sui rischi per la salute derivanti dal consumo di sigarette.

Lo studio dell’UCL, pertanto, fornisce dati cruciali non solo per i fumatori, ma anche per le politiche pubbliche, in quanto evidenzia con forza la necessità di azioni preventive e di sensibilizzazione. L’auspicio degli esperti è che, con un maggiore impegno da parte delle istituzioni, si possano ridurre progressivamente i numeri preoccupanti legati al fumo, migliorando la salute pubblica nel lungo periodo.

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