Innovazione, sicurezza e nuove sfide per i farmacisti ospedalieri
Si apre domani a Roma Pharmacon25, appuntamento nazionale promosso da SIFO e coordinato da Alessandro D’Arpino, direttore della Farmacia Ospedaliera dell’AOU di Perugia. L’evento, da anni riferimento per il confronto multidisciplinare sull’innovazione in oncologia, porta quest’anno nella capitale un programma che mette al centro il ruolo strategico del farmacista ospedaliero nella transizione dai chemioterapici tradizionali alle terapie mirate e personalizzate.
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Il titolo scelto – Come cambia la farmacia oncologica tra terapie avanzate, modelli gestionali e aspetti regolatori – riflette la volontà di analizzare i processi di trasformazione che interessano l’intero comparto. D’Arpino ricorda come già dagli anni ’90 i farmacisti siano stati protagonisti di un lavoro integrato con medici, infermieri e tecnici, assumendo responsabilità cruciali nella prescrizione, preparazione e somministrazione dei farmaci oncologici. La crescente complessità delle molecole in sperimentazione rende oggi ancora più centrale la loro azione, soprattutto in termini di sicurezza e appropriatezza.
Il programma, elaborato con Barbara Meini e Silvano Giorgi, prevede quattro sessioni principali: nuove frontiere nelle patologie ematologiche, gestione delle risorse, aspetti tecnici e legislativi delle UFA. Ventisei comunicazioni, una lettura magistrale di Nicola Magrini e una tavola rotonda con figure istituzionali e scientifiche completeranno il percorso. Obiettivo dichiarato: favorire la condivisione di protocolli innovativi e affrontare le criticità organizzative.
Tra gli interventi, Caterina Donati e Domenico Tarantino sottolineano la portata epocale del passaggio verso farmaci mirati, anticorpi bispecifici, CAR-T e farmaco-anticorpo coniugati. Terapie che modificano radicalmente il profilo degli effetti collaterali e impongono standard di qualità sempre più elevati. Tarantino evidenzia come la sfida sia garantire cure sicure ed efficaci, trasformando l’innovazione in opportunità concreta per i pazienti.
Il trasferimento a Roma assume valore simbolico. Emilia Scotti, segretario SIFO Lazio, ribadisce che la cura oncologica è frutto di un lavoro di squadra che coinvolge farmacisti, clinici, infermieri, istituzioni e decisori politici. Pharmacon25 diventa così un laboratorio di multidisciplinarietà e sostenibilità, con il farmacista ospedaliero al centro di un sistema che punta a coniugare innovazione e sicurezza.
In un contesto di rapida evoluzione terapeutica, l’iniziativa conferma la necessità di un approccio integrato e di una programmazione attenta delle risorse. Pharmacon25 si propone come piattaforma di confronto e crescita professionale, capace di orientare il futuro della farmacia oncologica e di rafforzare il ruolo dei farmacisti ospedalieri nella sfida globale contro il cancro.

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