Napoli ospita il Congresso SIMIT sulla salute globale

Napoli ospita il Congresso SIMIT sulla salute globale

Napoli ospita il Congresso SIMIT sulla salute globale

Napoli – Dal 2 al 5 dicembre 2024, il Centro Congressi Stazione Marittima di Napoli accoglie il XXIII Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), riunendo oltre 1200 specialisti da tutta Italia. Il congresso si concentra su temi cruciali come la resistenza antimicrobica, le infezioni ospedaliere, l’HIV, le epatiti, le infezioni tropicali, e rappresenta un’opportunità di aggiornamento e discussione su come affrontare le nuove sfide della medicina infettivologica.

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I lavori si svolgono a pochi passi dal ricordo della epidemia di colera del 1973, che ha segnato la città e oggi continua a essere un punto di riferimento per la lotta alle malattie infettive. Durante il congresso, saranno presentati dati scientifici, studi clinici e nuove ricerche, con un focus particolare sulla prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle infezioni virali e batteriche. Saranno inoltre trattate le malattie trasmesse da vettori e le pratiche di immunizzazione, con sessioni dedicate alla ricerca clinica e all’introduzione di nuovi vaccini e terapie.

Il congresso segue i lavori del recente G7 Salute di Bari, dove esperti di tutto il mondo hanno affrontato il problema della resistenza antimicrobica e delle infezioni correlate all’assistenza. Il Presidente di SIMIT, Roberto Parrella, e il Prof. Claudio Mastroianni, ex presidente SIMIT, hanno partecipato attivamente a questo incontro, dove sono stati condivisi dati epidemiologici, microbiologici e clinici per combattere le resistenze batteriche. Questo impegno comune tra scienza e politica è un passo fondamentale per rafforzare la risposta del sistema sanitario nazionale.

Durante il congresso, Roberto Parrella ha sottolineato l’importanza di prepararsi ad affrontare le nuove sfide in ambito infettivologico, mettendo in luce la necessità di affrontare temi urgenti come l’antimicrobico resistenza e le infezioni ospedaliere. Il congresso include numerose sessioni dedicate all’infection control e all’antimicrobial stewardship, con un approccio integrato One Health, che considera la salute umana, animale e ambientale come interconnesse.

Le nuove minacce legate al cambiamento climatico, come le antropozoonosi (malattie trasmesse dagli animali all’uomo), sono un altro punto centrale della discussione. Malattie come la Dengue e il West Nile, ormai sempre più frequenti in Italia, saranno analizzate insieme ad altre patologie come l’HIV, per cui è necessario potenziare i servizi di cura territoriali e ospedalieri.

L’uso dell’Intelligenza Artificiale in infettivologia rappresenta un altro tema innovativo, con il congresso che prevede anche la presentazione di circa 600 lavori scientifici. Tra i contributi più interessanti, si parlerà della terapia fagica, che sfrutta virus per combattere i batteri resistenti agli antibiotici. Inoltre, il congresso offre anche corsi specifici per infermieri, coinvolgendo così tutti gli operatori sanitari nella gestione delle malattie infettive.

SIMIT, come parte del suo impegno, ha avviato una serie di gruppi di studio per affrontare in modo sistematico la problematica dell’antibiotico resistenza, un’emergenza che va gestita sia a livello ospedaliero che territoriale. Tra i progetti in corso figurano iniziative come Resistimit e Insieme, che mirano a rafforzare le strategie di prevenzione e trattamento. Il sostegno al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è una delle priorità di SIMIT, che si propone di migliorare la risposta alle emergenze sanitarie e alla gestione delle infezioni nel quotidiano.

Infine, un altro obiettivo fondamentale è promuovere la prevenzione vaccinale nelle fasce più vulnerabili della popolazione, per contrastare malattie come influenza, COVID-19, pneumococco, virus respiratorio sinciziale e herpes zoster. La collaborazione tra SIMIT e altre società scientifiche si è concretizzata in documenti congiunti che propongono soluzioni concrete per migliorare la salute pubblica, con un occhio attento anche alla gestione delle malattie infettive nei prossimi anni.

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