Siop: 34 mln bimbi under 15 affetti da grave sordità nel mondo
Trentaquattro milioni di bambini nel mondo, al di sotto dei 15 anni, sono affetti da sordità disabilitanti. Se non diagnosticata e trattata precocemente, la sordità infantile può determinare gravi deficit, cognitivi e sociali. In particolare, questa condizione può influire negativamente sulla capacità del bambino di apprendere e comprendere il linguaggio, impattando sui suoi processi di sviluppo neurosensoriale, e non solo.
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(DIRE – Notiziario settimanale Minori e Pediatria
Il deficit uditivo può essere infatti correlato, in futuro, a difficoltà scolastiche, disturbi relazionali, isolamento sociale e disagio emotivo. Il deficit uditivo viene generalmente identificato con uno screening neonatale, strumento fondamentale per avviare un trattamento tempestivo. Se n’è parlato in occasione del XXVI Congresso nazionale della SIOP (Società Italiana di Otorinolaringologia Pediatrica), che si è svolto di recente a Pisa. “Alcune importanti sessioni del Congresso SIOP 2022 sono state svolte su temi di sordità infantile, diagnosi audiologica infantile, trattamento audioprotesico, trattamento con protesi impiantabili ed impianti cocleari, sempre in ambito infantile- ha detto il presidente del Congresso, il professor Stefano Berrettini- Tra queste, diverse tavole rotonde e simposi hanno avuto importanti caratteristiche innovative, come il simposio ‘MED-EL’ che ha affrontato una tematica cruciale per il trattamento riabilitativo per il bambino sottoposto ad impianto cocleare”. In alcuni casi, hanno quindi fatto sapere gli esperti, se il bambino soffre di sordità grave-profonda bilaterale, l’impianto cocleare è “l’unica soluzione per portarlo a sentire. L’impianto è, infatti, lo strumento più adeguato a ripristinare il canale di comunicazione uditivo-verbale e, di conseguenza, permettere al bambino di sviluppare correttamente il proprio linguaggio e la conoscenza del mondo intorno a sé, attraverso il suono”. Ma l’impianto è “solo il punto di partenza” di un percorso riabilitativo che deve essere avviato con il bambino dopo l’intervento e che coinvolge gli specialisti del linguaggio e la famiglia. Intanto ‘MED-EL’ ha messo a punto un nuovo strumento per accompagnare il bambino lungo il suo percorso uditivo. “Attualmente sono disponibili sei lesson kit pensati per sviluppare storie, acquisire competenze linguistiche, arricchire il vocabolario del bambino- hanno fatto sapere dall’azienda durante il Congresso- Usano il meccanismo del gioco per richiamare l’attenzione sulle relazioni tra le parole e favoriscono il dialogo tra bambino e operatore, attraverso la ripetizione, il divertimento, le immagini. Un altro aspetto fondamentale risiede nelle storie e nei libri di canzoni presenti all’interno dei kit. Le storie sono originali, scritte appositamente per soddisfare le esigenze dei bambini ipoacusici, mentre i libri di canzoni contengono sia motivi famosi, sia canzoni adattate al contesto clinico”. Ciascun lesson kit contiene quindi il programma della seduta terapeutica, gli obiettivi da raggiungere, le attività da svolgere, le istruzioni passo dopo passo e il materiale da preparare in anticipo, il tutto per facilitare le abilità di ascolto e i progressi nel linguaggio dei più piccoli. “La riabilitazione ha un ruolo basilare, sia pre sia post intervento di impianto cocleare- ha spiegato la dottoressa Sara Cavicchiolo, logopedista presso UOSD Audiologia Fondazione IRCCS Ca’ Grande Ospedale Maggiore ddl Policlinico di Milano- L’intervento è solo l’inizio, la prima tappa di un lungo percorso: successivamente risulta fondamentale che la famiglia venga seguita da un logopedista o professionista dell’udito. I nuovi lesson kit nascono per venire incontro alle esigenze riabilitative: si tratta di uno strumento flessibile e adattabile ai diversi livelli di competenza del bambino, ma allo stesso tempo rigoroso nella scelta degli obiettivi da raggiungere. È semplice da usare e si adatta alle necessità dei più piccoli”.
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