Misterioso virus provoca paralisi, importante scoperta in Australia
di Marcello Migliosi
Enterovirus D68, si chiama così il potenziale responsabile di una malattia simile alla poliomielite, che ha già colpito bimbi negli Stati Uniti in Europa e in Canada. EV-D68 provocherebbe la paralisi e sulla sua responsabilità ci sarebbero importanti evidenze. A fare la scoperta del temibile virus un team di scienziati della università del Nuovo Galles del Sud di Sidney. La scoperta è stata pubblicata dalla rivista scientifica “Eurosurveillance”.
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Raina MacIntyre, che ha coordinato lo studio, ha riferito che: “Nel 2014, ad alcuni bambini negli Stati Uniti e’ stata diagnosticata una malattia misteriosa che ha causato una paralisi simile a quella provocata dalla poliomielite”.
“Si tratta di oltre 120 bambini che hanno sviluppato la condizione, nota come mielite flaccida acuta, solo negli Stati Uniti, ma gli esperti erano sconcertati sulla causa”. Nello stesso anno ci furono anche focolai di infezione insolitamente grandi causati dall’Enterovirus D68 o EV-D68, un virus noto sin dai primi anni ‘ 60 responsabile di raffreddore, tosse, dolori muscolari, febbre e difficoltà’ a respirare.
Circa 2280 persone negli Stati Uniti, in Canada e in Europa sono state infettate dal virus, molti dei quali bambini e i loro sintomi respiratori erano più’ gravi del solito.
Negli stessi posti sono stati segnalati casi di paralisi. “Questo ha sollevato la possibilità’ di un legame tra EV-D68 e mielite flaccida acuta, tuttavia, il virus non era mai stato riconosciuto prima come causa di paralisi”, ha detto MacIntyre.
Nel nuovo studio i ricercatori hanno analizzato la letteratura scientifica sulla mielite acuta flaccida. E hanno scoperto un collegamento con EV-D68.”Questo collegamento deve essere riconosciuto in modo che le strategie di sanita’ pubblica possano concentrarsi sulla prevenzione delle infezioni”, hanno detto i ricercatori.
Per alcune sue caratteristiche, la mielite flaccida acuta sembra essere molto simile alla poliomielite, conosciuta anche come ‘polio’ o ‘paralisi infantile’, una malattia virale che può ormai considerarsi eradicata grazie allo sviluppo di appositi vaccini. In generale, le persone con AFM riferiscono di una crescente debolezza che insorge in uno o più arti e che peggiora fino alla paralisi. Dall’analisi del liquido cerebrospinale dei pazienti è emerso, spesso, un alto tasso di globuli bianchi, ma non è mai stata riscontrata alcuna traccia di microrganismi patogeni. Questo era quanto si diceva fino ad un paio di anni fa, e ora la svolta.
“L’ incidenza delle infezioni da EV-D68 e’ in aumento in tutto il mondo e un ceppo geneticamente distinto si e’ recentemente evoluto: non esiste alcun trattamento o vaccino per la malattia simile alla polio causata dall’ EV-D68, il che rende importante agire rapidamente per fermare i focolai”, hanno aggiunto.
L’infezione da EV-D68 comune è
L’Enterovirus D68 (conosciuto anche con la sigla EV-D68) è uno degli oltre 100 enterovirus non-polio a oggi conosciuti. Poiché provoca malattie respiratorie, il virus può essere trovato in secrezioni respiratorie come muco, saliva o espettorato di un soggetto infetto. Si ritiene che l’EV-D68 si diffonda da persona a persona quando un soggetto infetto tossisce, starnutisce o tocca un oggetto o una superficie che viene poi toccata da altri.
Sintomi e malattie associate
I sintomi che accompagnano l’infezione da Enterovirus D68 possono essere anche molto diversi da caso a caso: si possono avere pazienti con gravi complicazioni respiratorie e, al contrario, soggetti che – pur avendo contratto l’infezione – non manifestano nessun sintomo. In generale i sintomi lievi che possono caratterizzare questa infezione includono:
- naso che cola
- starnuti
- tosse
- dolori muscolari
- febbre
- rush cutanei
Sintomi più gravi possono includere:
- affanno
- difficoltà di respirazione
Particolare attenzione all’infezione da enterovirus D68 deve essere posta dai soggetti affetti da malattie respiratorie.
Cos’è l’infezione da enterovirus D68 (EV D68)?
L’Enterovirus D68 (conosciuto anche con la sigla EV-D68) è uno degli oltre 100 enterovirus non-polio a oggi conosciuti. Venne identificato per la prima volta in California (Stati Uniti) nel 1962. In generale risultano essere più a rischio di contrarre l’infezione da Enterovirus D68 i neonati e i bambini, poiché le difese del loro sistema immunitario sono ancora in via di formazione e fortificazione; tuttavia anche gli adulti possono infettarsi con questo virus (l’infezione, nel caso degli adulti, è accompagnata da una sintomatologia più leggera e non di rado asintomatica). I bambini con asma possono incorrere in complicazioni respiratorie in seguito a un’infezione da EV-D68.
Cure e trattamenti
Attualmente non esiste alcun trattamento specifico contro l’infezione da EV-D68. Le cure oggi impiegate vengono utilizzate per ridurre e controllare i sintomi. Soggetti già affetti da gravi malattie respiratorie possono avere bisogno di essere ricoverati in ospedale per far fronte alle complicazioni respiratorie che possono verificarsi.
Ma in questo caso si tratta di un ceppo geneticamente distinto che si e’ recentemente evoluto.
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