Prostata ingrossata? Nessun problema c’è la Serenoa Repens, riduce rischio bisturi La prostata ingrossata “brucia”: a differenza di quanto si credeva in passato, e’ ormai chiaro che l’ ipertrofia prostatica benigna si associa a un elevato grado di infiammazione, presente nel 77% dei pazienti. Purtroppo, se non viene curata, questo si traduce in una maggiore progressione della malattia e in un aumentato rischio di dover affrontare un intervento chirurgico: lo spiegano gli esperti riuniti per il 42 Congresso Nazionale della Societa’ Italiana di Andrologia, a Roma dal 10 al 12 maggio, sottolineando pero’ che ridurre l’ infiammazione e’ la strada giusta per cambiare la storia della malattia, perche’ puo’ ridurre i sintomi urinari e la tendenza all’ ingrossamento.
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“Sappiamo che una flogosi della prostata e’ presente in oltre due pazienti con ipertrofia prostatica benigna su tre, ma soprattutto che se l’ infiammazione non viene curata puo’ peggiorare i sintomi e far progredire la malattia, oltre che ridurre l’ efficacia delle terapie – spiega Tommaso Cai, Segretario SIA – D’ altra parte la cura per i disturbi della prostata ha effetti collaterali rilevanti sulla sessualita’ , specialmente nei giovani pazienti, come deficit erettile ed eiaculazione retrograda: un dato che deve far riflettere visto che i pazienti con ipertrofia sono sempre piu’ numerosi, grazie all’ invecchiamento della popolazione, ma sono anche sempre piu’ desiderosi di mantenere a lungo una buona qualita’ di vita sessuale.
L’infiammazione della prostata è presente in oltre due pazienti con ipertrofia prostatica benigna su tre
E’ percio’ essenziale poter garantire terapie che oltre al controllo dei sintomi consentano anche il blocco della progressione della malattia, per non dover essere costretti al bisturi”. Spegnere l’ infiammazione con prodotti specifici per la flogosi prostatica offre questa possibilita’ e oggi e’ possibile farlo grazie all’ estratto esanico di una palma originaria dell’ America sud orientale, la Serenoa repens, che riduce di oltre il 60% il rischio di compromettere la qualita’ di vita sessuale dei pazienti e il ricorso al bisturi. Diverse ricerche scientifiche, condotte sia in vitro che in vivo, hanno dimostrato che l’ estratto agisce come anti-infiammatorio specifico per la prostata, in grado di ridurre la produzione di interleuchine e dei fattori di crescita.
Proprio basandosi sui dati di efficacia la European Medicines Agency (Ema) ha redatto un report, indicando l’ estratto esanico di Serenoa repens come l’ unico supportato da evidenze in grado di sostenerne un ampio utilizzo nell’ ipertrofia prostatica benigna come farmaco efficace e sicuro. “Il farmaco a base naturale potrebbe rivelarsi molto utile soprattutto in via preventiva, essendo molto sicuro e affidabile: se riuscissimo a iniziare il trattamento prima dell’ innesco di meccanismi cronici, si eviterebbero terapie con un grosso impatto sulla qualita’ di vita sessuale dei pazienti” interviene Palmieri. “Non facciamoci pero’ ingannare da un nome che sembra quello di un integratore. Parliamo di un farmaco a tutti gli effetti che deve essere prescritto dallo specialista, anche se il principio attivo viene estratto da una pianta. Ad oggi non ha mostrato di avere particolari effetti collaterali ed ha un elevato profilo di sicurezza”, conclude Cai.
I sintomi si manifestano come bisogno di urinare sempre più frequente, maggiore urgenza, risvegli notturni per svuotare la vescica; ne derivano sensazioni di svuotamento incompleto, sgocciolamento finale, incontinenza o ritenzione urinaria. Dal momento che i sintomi di ipertrofia prostatica benigna e di carcinoma prostatico possono essere simili, in genere si utilizza il dosaggio del PSA (Prostate Specific Antigen) per differenziare le due patologie.
Pesticidi e testosterone: anche gli alimenti contenenti residui di pesticidi e altri contaminanti svolgono un’azione negativa, in quanto alterano la composizione ormonale del succo prostatico facilitando così la comparsa dell’ipertrofia prostatica. Da studi effettuati su ratti si evidenzia che gli ormoni sintetici somministrati agli animali per favorire l’ingrasso e per incrementare la produzione di latte, hanno portato nella prostata delle cavie cambiamenti analoghi a quelli che si manifestano negli uomini affetti da prostata ingrossata, tanto da far sospettare che vi sia una correlazione positiva tra l’enorme incremento dei casi di ipertrofia prostatica negli ultimi decenni con l’impiego crescente di prodotti chimici di sintesi nell’attività agricola e nell’industria agroalimentare. Anche l’utilizzo di terapie ormonali sostitutive da parte delle donne, che, tramite l’urina, viene scaricato nell’ambiente, sembra aver influito sulle variazioni nella composizione del succo prostatico.
Sistema immunitario debole, intestino irregolare, errori alimentari possono causare problemi alla prostata. L’alimentazioneha dunque un ruolo fondamentale nella genesi dei disturbi della prostata.
La PREVENZIONE è importante: è indispensabile una dieta ricca di cibi integrali e di produzione biologica, cioè con un maggior contenuto di sostanze protettive quali minerali, vitamine, pigmenti vegetali e fibre che aiutano l’organismo a neutralizzare i prodotti chimici velenosi e i metalli pesanti.
- CIBI NO:
Grassi saturi, (carni grasse, salumi, formaggi grassi, olio di palma e di cocco) e grassi idrogenati (in numerosi prodotti confezionati); zucchero saccarosio (quindi anche dolci e bevande zuccherati); cereali e derivati (pane e pasta) bianchi; additivi alimentari; spezie, fatta eccezione per cannella, curcuma e zenzero; caffè, cioccolato, alcolici.
- CIBI SI :
Cereali e derivati integrali o semintegrali; carni magre; latticini magri ma con moderazione; frutta (soprattutto agrumi, kiwi, mele, pere) e verdure (carote, finocchi, spinaci, cavoli, rape, cavolfiore); pesce di mare; olio extravergine d’oliva; semi oleosi, in particolare mandorle, noci e semi di zucca.
Il primo accorgimento è quello di bere molta acqua, ma evita di farlo prima di andare a dormire, perché così facendo favoriresti i risvegli notturni e il numero delle minzioni.
In particolare l’utilizzo di alimenti ricchi di zinco riduce l’ipertrofia della prostata e la sintomatologia nella maggior parte dei pazienti; lo zinco infatti interviene nel metabolismo degli ormoni androgeni. Fra gli alimenti più ricchi di zinco vi sono ostriche e aringhe che ne sono ricchissime, le noci e tutti i semi oleosi, i piselli, le arachidi e i fagioli, cereali integrali, in particolare avena, grano, segale e grano saraceno, ma anche rape, patate, prezzemolo, aglio e carote, finocchi, cavolo rosso.
Tra i cereali, da consumare integrali e possibilmente in chicchi, da favorire sono quinoa, miglio, orzo, avena, amaranto, segale, riso parboiled, grano.
Oltre allo zinco anche altre sostanze antiossidanti ci aiutano a prevenire il rischio di prostatite e tumore alla prostata, per esempio il licopene, contenuto principalmente nei pomodori; la Vit. D, assunta attraverso la dieta e sintetizzata in seguito all’esposizione solare, la trovi negli alimenti di origine animale ma anche nei vegetali come funghi e ortaggi a foglia verde scuro; la Vit. E di cui sono ricchi gli olii d’oliva, di germe di grano, di arachidi, di soia e di vinacciolo, di sesamo, frutta e semi oleosi, germe di grano, cereali integrali, legumi, burro, tuorlo d’uovo.
Il tè verde è ricchissimo di polifenoli, antiossidanti e antinfiammatori, berne alcune tazze al dì previene molte malattie. La soiaapporta isoflavonoidi, molto antiossidanti e protettivi nei confronti dei radicali liberi, così come il selenio, contenuto in alcuni tipi di pesce, nella carne, nei cereali integrali, nel lievito di birra, nei legumi, nella frutta oleosa, nelle zucchine, cipolle, aglio, nei pomodori e nelle patate.
Abituati a consumare i germogli, in particolare, per prevenire i disturbi alla prostata, sono consigliati i germogli di trifoglio rosso, ricchi di fitormoni che proteggono quest’organo.
Gli Omega 3 sono acidi grassi antiossidanti molto attivi contro gli stati infiammatori, ne sono ricchi il pesce(secondo una ricerca della Harvard University negli Stati Uniti il rischio di sviluppare tumore alla prostata è ridotto del 25% in chi ha l’abitudine di mangiare pesce ricco di Omega 3 almeno 3 volte a settima nana)e l’olio di semi di lino spremuto a freddo.
In questo periodo, bevi il succo di melagrana: è molto utile per migliorare la diuresi e contrastare i sintomi della prostatite. Anche il succo di mirtillo rosso contiene sostanze in grado di inibire i batteri che, ristagnando, provocano la prostatite sia acuta che cronica ed ha effetti salutari anche sull’intestino.
Ti suggerisco, a colazione, di integrare la tua dieta con il polline: un bicchiere di latte di soia con caffè d’orzo (diuretico e disinfiammante), da accompagnare con una fetta di pane integrale di farro con marmellata di mirtilli miscelata ad un cucchiaino di polline, se vuoi anche uno yogurt naturale ricco di fermenti che riequilibrano la flora batterica intestinale; sembra che il magnesio, lo zinco, gli acidi grassi insaturi e i fitormoni contenuti nel polline abbiano dato miglioramenti in molti casi di prostatite.
Pere e mele cotte sono da inserire nella dieta, soprattutto in autunno e inverno, in quanto ricche di fibre e pectina depurative e antinfiammatorie.
TRE SUCCHI A BASE DI CLOROFILLA PER SVOLGERE UNA POTENTE AZIONE ANTIOSSIDANTE UTILISSIMA PER CONTRASTARE TUTTI I SINTOMI DELLA PROSTATITE.
1) Succo di sedano antinfiammatorio: lava e centrifuga 50 gr. di sedano con una mela e un kiwi e bevilo prima di cena
2) Succo di spinaci per diminuire i sintomi: lava e centrifuga 100 gr. di spinaci con una mela, e bevi prima di pranzo.
3) Succo di broccoli antitumorale: lava e centrifuga 150 gr. di broccoli con un kiwi, consumalo a colazione.
Unisci ai succhi anche 1 pizzico di curcuma o di zenzero per una più efficace azione antinfiammatoria.
IL RIMEDIO. L’Epilobio, generalmente sconosciuto come pianta medicamentosa e non menzionato nei comuni erbari, è stato reso famoso dalle ricerche di Maria Treben che ne indicò l’efficacia contro la prostatite nel volumetto “La salute della Farmacia del Signore”. In pochissimo tempo acquistò notorietà in tutta l’Europa. Secondo molti erboristi e naturopati, ma anche medici, assumere la tisana diEpilobio dal fiore piccolo (Epilobium Parviflorum) è un eccellente aiuto in tutti i disturbi della prostata: metti un cucchiaino colmo dell’erba su ¼ di litro d’acqua e fai sbollentare solamente, lascia riposare brevemente. In presenza di disturbi bevine due tazze al giorno, al mattino a digiuno e alla sera, ½ ora prima di cena. (naturalmente vai dal medico per gli accertamenti del caso).
Eccoti tre gustose ricette per prevenire i disturbi alla prostata:
Orzo con bacche di mirtilli rossi x 2 p.:120 gr. di orzo, 2 cucchiai di bacche secche di mirtillo rosso, 2 carote a filetti, 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, sale marino integrale. Metti in ammollo le bacche di mirtillo rosso in un bicchiere d’acqua tiepida x 2/3 ore. Poi scalda l’olio in una casseruola e unisci le carote a filetti, falle appassire bene e versa l’orzo. Fai insaporire mescolando, regola di sale, unisci le bacche con il loro liquido di ammollo e porta a cottura unendo poca acqua calda per volta, a mò di risotto. Servi ben caldo. E’ ancora più buono se lo spolverizzi con cannella in polvere. Fornisce sostanze diuretiche, antistipsi e antinfiammatorie, apporta fibre depurative e sostanze antibatteriche e stimolanti della diuresi.
Merluzzo con salsina leggera alla curcuma x 2p. : 350 gr. merluzzo in filetti, 1 presa di curcuma, 1 cucchiaio di olio evo, 2 rametti di timo, 1 limone bio, basilico e sale marino integrale q.b. Cuoci al vapore i filetti di merluzzo, nell’acqua della vaporiera aggiungi i rametti di timo e la scorza del limone. Porta a cottura; nel frattempo, con una forchetta, sbatti l’olio con sale, 1 cucchiaio di succo di limone e la curcuma. Versa la salsina sul pesce e servi decorando col basilico. La curcuma, con zenzero e cannella, è tra le spezie tollerate anche da chi soffre di gastrite.
Cavolo con le mele disintossicante x 2p.:1 cavolo (verza, cappuccio o rosso), 2 mele, 1 cucchiaio d’olio d’oliva, sale e cannella q.b. Monda il cavolo e taglialo a listarelle. Mettilo in una casseruola con le mele a tocchetti e l’olio e lascia insaporire per un paio di minuti. Unisci un bicchiere di acqua e cuoci per 10 min, poi regola di sale e aggiungi ½ cucchiaino di cannella. Cuoci per circa 30 min. e servi. Il cavolo, di ogni tipo, è un ottimo depuratore dell’organismo ed è indicato anche in presenza di difficoltà ad evacuare e di emorroidi. fonte psicosentieri.it
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