Prostata ingrossata? Nessun problema c’è la Serenoa Repens, riduce rischio bisturi

 
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Prostata ingrossata? Nessun problema c'è la Serenoa Repens, riduce rischio bisturiProstata ingrossata? Nessun problema c’è la Serenoa Repens, riduce rischio bisturi  La prostata ingrossata “brucia”: a differenza di quanto si credeva in passato, e’ ormai chiaro che l’ ipertrofia prostatica benigna si associa a un elevato grado di infiammazione, presente nel 77% dei pazienti. Purtroppo, se non viene curata, questo si traduce in una maggiore progressione della malattia e in un aumentato rischio di dover affrontare un intervento chirurgico: lo spiegano gli esperti riuniti per il 42 Congresso Nazionale della Societa’ Italiana di Andrologia, a Roma dal 10 al 12 maggio, sottolineando pero’ che ridurre l’ infiammazione e’ la strada giusta per cambiare la storia della malattia, perche’ puo’ ridurre i sintomi urinari e la tendenza all’ ingrossamento.

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La buona notizia e’ che questo si puo’ fare con un estratto esanico di Serenoa repens, una palma tropicale: per quanto sia di derivazione naturale si tratta pero’ di un vero e proprio farmaco, profondamente diverso dagli integratori alimentari,che deve essere prescritto dal medico. “Quando andare in bagno diventa una sfida quotidiana, gli uomini fanno spesso finta di nulla per paura e rifiutano di farsi vedere dallo specialista nel timore di doversi operare e dire addio all’ attivita’ sessuale” – spiega Alessandro Palmieri, Andrologo e Presidente SIA – “Una serie di timori da sfatare perche’ oggi l’ ipertrofia prostatica si puo’ curare con successo, senza compromettere la qualita’ di vita sessuale dei pazienti. Ma per farlo non basta basarsi sulla semplice dimensione della ghiandola perche’ l’ ingrossamento dipende anche dall’ infiammazione” precisa Palmieri.

“Sappiamo che una flogosi della prostata e’ presente in oltre due pazienti con ipertrofia prostatica benigna su tre, ma soprattutto che se l’ infiammazione non viene curata puo’ peggiorare i sintomi e far progredire la malattia, oltre che ridurre l’ efficacia delle terapie – spiega Tommaso Cai, Segretario SIA – D’ altra parte la cura per i disturbi della prostata ha effetti collaterali rilevanti sulla sessualita’ , specialmente nei giovani pazienti, come deficit erettile ed eiaculazione retrograda: un dato che deve far riflettere visto che i pazienti con ipertrofia sono sempre piu’ numerosi, grazie all’ invecchiamento della popolazione, ma sono anche sempre piu’ desiderosi di mantenere a lungo una buona qualita’ di vita sessuale.

L’infiammazione della prostata è presente in oltre due pazienti con ipertrofia prostatica benigna su tre

E’ percio’ essenziale poter garantire terapie che oltre al controllo dei sintomi consentano anche il blocco della progressione della malattia, per non dover essere costretti al bisturi”. Spegnere l’ infiammazione con prodotti specifici per la flogosi prostatica offre questa possibilita’ e oggi e’ possibile farlo grazie all’ estratto esanico di una palma originaria dell’ America sud orientale, la Serenoa repens, che riduce di oltre il 60% il rischio di compromettere la qualita’ di vita sessuale dei pazienti e il ricorso al bisturi. Diverse ricerche scientifiche, condotte sia in vitro che in vivo, hanno dimostrato che l’ estratto agisce come anti-infiammatorio specifico per la prostata, in grado di ridurre la produzione di interleuchine e dei fattori di crescita.

Proprio basandosi sui dati di efficacia la European Medicines Agency (Ema) ha redatto un report, indicando l’ estratto esanico di Serenoa repens come l’ unico supportato da evidenze in grado di sostenerne un ampio utilizzo nell’ ipertrofia prostatica benigna come farmaco efficace e sicuro. “Il farmaco a base naturale potrebbe rivelarsi molto utile soprattutto in via preventiva, essendo molto sicuro e affidabile: se riuscissimo a iniziare il trattamento prima dell’ innesco di meccanismi cronici, si eviterebbero terapie con un grosso impatto sulla qualita’ di vita sessuale dei pazienti” interviene Palmieri. “Non facciamoci pero’ ingannare da un nome che sembra quello di un integratore. Parliamo di un farmaco a tutti gli effetti che deve essere prescritto dallo specialista, anche se il principio attivo viene estratto da una pianta. Ad oggi non ha mostrato di avere particolari effetti collaterali ed ha un elevato profilo di sicurezza”, conclude Cai.


Da sapere che:
L’ipertrofia della prostata è un problema particolarmente diffuso negli uomini in età matura: colpisce circa il 50% degli uomini lungo il corso della loro vita e la sua incidenza varia con l’aumentare dell’età, a 30 anni è circa del 5-10%, oltre gli 85 è più del 90%. Il fenomeno è dovuto alla variazione degli ormoni maschili che si verifica con l’avanzare dell’età, in particolare dopo i 50 anni diminuiscono i livelli di testosterone, mentre aumentano altri ormoni; questi cambiamenti determinano un cambiamento della concentrazione prostatica di un potente androgeno derivato del testosterone, il diidrotestosterone (DHT). Attraverso un generale aumento di dimensioni, la prostata, che confluisce nell’uretra, può provocare alterazioni nel getto urinario che tende a diminuire in modo sempre più considerevole, mentre la vescica viene svuotata solo con notevole sforzo e mai in modo completo. La persona deve quindi urinare spesso e frequentemente deve interrompere il sonno. Il grande arco dell’urina decresce trasformandosi in uno stanco rigagnolo. L’arco superbo, di cui i ragazzi si servono per gareggiare fra loro-chi va più lontano (nella vita?)-serve nel periodo giovanile anche a compensare le potenzialità di un sesso decisamente più debole. A ciò si aggiunge il fatto che la posizione degli uomini al momento di urinare è di per sé un atteggiamento di forza. La donna, invece, nello svolgere la stessa funzione fisica, assume un atteggiamento umile: siede rannicchiata e rilascia l’urina ripiegata su se stessa. Se questa facoltà che differenzia i due sessi diminuisce con l’avanzare dell’età, il corpo indica che ci si sta avvicinando al sesso debole. Visto che non è più possibile liberarsi dalla propria urina formando uno splendido arco, si arriva a vivere una situazione tipica delle donne. L’organismo indica chiaramente tale convergenza verso il polo femminile. E’ allora lecito sospettare che il proprio compito, che consiste nell’avvicinarsi al polo femminile, l’anima, si manifesti troppo rapidamente e che il corpo sia costretto a vivere quello che la psiche invece cerca di schivare. Il sintomo indica anche il compito da svolgere: l’uomo deve rinunciare alle proprie grandi fantasie: il corpo rende il soggetto sincero costringendolo a riconoscere che con il suo membro virile non può più andare così lontano… e al tempo stesso si delinea l’altra parte del compito, cioè quella di avvicinarsi simbolicamente al polo femminile. Il consiglio urologico è di raccomandare una regolare attività sessuale. E’ interessante notare che nelle culture arabe dove gli sceicchi facoltosi usano avere rapporti sessuali frequenti fino in età avanzata, non si riscontri alcun problema alla prostata di questo tipo. Il sintomo ci dice dunque di avere una vita sessuale soddisfacente e regolare e ci indirizza verso il riconoscimento e l’elaborazione del tema della polarità: se prima abbiamo trascurato di occuparcene in modo adeguato ora si avverte la necessità di un maggior contatto fisico con il sesso femminile e di un più profondo rapporto psicologico col proprio lato femminile, con la propria Anima, anche se la prostata gonfia indica che anche il polo maschile verrà di nuovo preso in considerazione, indicando la necessità di un ulteriore aumento della virilità. Lo scopo principale che la prostata vuole portare alla nostra consapevolezza resta dunque quello di sviluppare in sé il proprio opposto, non sul piano del flusso dell’urina, ma su quello dell’irradiazione psico-spirituale.

I sintomi si manifestano come bisogno di urinare sempre più frequente, maggiore urgenza, risvegli notturni per svuotare la vescica; ne derivano sensazioni di svuotamento incompleto, sgocciolamento finale, incontinenza o ritenzione urinaria. Dal momento che i sintomi di ipertrofia prostatica benigna e di carcinoma prostatico possono essere simili, in genere si utilizza il dosaggio del PSA (Prostate Specific Antigen) per differenziare le due patologie.

Pesticidi e testosterone: anche gli alimenti contenenti residui di pesticidi e altri contaminanti svolgono un’azione negativa, in quanto alterano la composizione ormonale del succo prostatico facilitando così la comparsa dell’ipertrofia prostatica. Da studi effettuati su ratti si evidenzia che gli ormoni sintetici somministrati agli animali per favorire l’ingrasso e per incrementare la produzione di latte, hanno portato nella prostata delle cavie cambiamenti analoghi a quelli che si manifestano negli uomini affetti da prostata ingrossata, tanto da far sospettare che vi sia una correlazione positiva tra l’enorme incremento dei casi di ipertrofia prostatica negli ultimi decenni con l’impiego crescente di prodotti chimici di sintesi nell’attività agricola e nell’industria agroalimentare. Anche l’utilizzo di terapie ormonali sostitutive da parte delle donne, che, tramite l’urina, viene scaricato nell’ambiente, sembra aver influito sulle variazioni nella composizione del succo prostatico.

 

Sistema immunitario debole, intestino irregolare, errori alimentari possono causare problemi alla prostata. L’alimentazioneha dunque un ruolo fondamentale nella genesi dei disturbi della prostata.

La PREVENZIONE è importante: è indispensabile una dieta ricca di cibi integrali e di produzione biologica, cioè con un maggior contenuto di sostanze protettive quali minerali, vitamine, pigmenti vegetali e fibre che aiutano l’organismo a neutralizzare i prodotti chimici velenosi e i metalli pesanti.

  • CIBI NO:

Grassi saturi, (carni grasse, salumi, formaggi grassi, olio di palma e di cocco) e grassi idrogenati (in numerosi prodotti confezionati); zucchero saccarosio (quindi anche dolci e bevande zuccherati); cereali e derivati (pane e pasta) bianchi; additivi alimentari; spezie, fatta eccezione per cannella, curcuma e zenzero; caffè, cioccolato, alcolici.

  • CIBI SI :

Cereali e derivati integrali o semintegrali; carni magre; latticini magri ma con moderazione; frutta (soprattutto agrumi, kiwi, mele, pere) e verdure (carote, finocchi, spinaci, cavoli, rape, cavolfiore); pesce di mare; olio extravergine d’oliva; semi oleosi, in particolare mandorle, noci e semi di zucca.

Il primo accorgimento è quello di bere molta acqua, ma evita di farlo prima di andare a dormire, perché così facendo favoriresti i risvegli notturni e il numero delle minzioni.

In particolare l’utilizzo di alimenti ricchi di zinco riduce l’ipertrofia della prostata e la sintomatologia nella maggior parte dei pazienti; lo zinco infatti interviene nel metabolismo degli ormoni androgeni. Fra gli alimenti più ricchi di zinco vi sono ostriche e aringhe che ne sono ricchissime, le noci e tutti i semi oleosi, i piselli, le arachidi e i fagiolicereali integrali, in particolare avenagranosegale e grano saraceno, ma anche rapepatate, prezzemoloaglio carote, finocchi, cavolo rosso.

Tra i cereali, da consumare integrali e possibilmente in chicchi, da favorire sono quinoa, miglio, orzo, avena, amaranto, segale, riso parboiled, grano.

Oltre allo zinco anche altre sostanze antiossidanti ci aiutano a prevenire il rischio di prostatite e tumore alla prostata, per esempio il licopene, contenuto principalmente nei pomodori; la Vit. D, assunta attraverso la dieta e sintetizzata in seguito all’esposizione solare, la trovi negli alimenti di origine animale ma anche nei vegetali come funghi e ortaggi a foglia verde scuro; la Vit. E di cui sono ricchi gli olii d’oliva, di germe di grano, di arachidi, di soia e di vinacciolo, di sesamo, frutta e semi oleosi, germe di grano, cereali integrali, legumi, burro, tuorlo d’uovo.

semi

Il tè verde è ricchissimo di polifenoli, antiossidanti e antinfiammatori, berne alcune tazze al dì previene molte malattie. La soiaapporta isoflavonoidi, molto antiossidanti e protettivi nei confronti dei radicali liberi, così come il selenio, contenuto in alcuni tipi di pesce, nella carne, nei cereali integrali, nel lievito di birra, nei legumi, nella frutta oleosa, nelle zucchine, cipolle, aglio, nei pomodori e nelle patate.

Abituati a consumare i germogli, in particolare, per prevenire i disturbi alla prostata, sono consigliati i germogli di trifoglio rosso, ricchi di fitormoni che proteggono quest’organo.

Gli Omega 3 sono acidi grassi antiossidanti molto attivi contro gli stati infiammatori, ne sono ricchi il pesce(secondo una ricerca della Harvard University negli Stati Uniti il rischio di sviluppare tumore alla prostata è ridotto del 25% in chi ha l’abitudine di mangiare pesce ricco di Omega 3 almeno 3 volte a settima nana)e l’olio di semi di lino spremuto a freddo.

salmone

In questo periodo, bevi il succo di melagrana: è molto utile per migliorare la diuresi e contrastare i sintomi della prostatite. Anche il succo di mirtillo rosso contiene sostanze in grado di inibire i batteri che, ristagnando, provocano la prostatite sia acuta che cronica ed ha effetti salutari anche sull’intestino.

Ti suggerisco, a colazione, di integrare la tua dieta con il polline: un bicchiere di latte di soia con caffè d’orzo (diuretico e disinfiammante), da accompagnare con una fetta di pane integrale di farro con marmellata di mirtilli miscelata ad un cucchiaino di polline, se vuoi anche uno yogurt naturale ricco di fermenti che riequilibrano la flora batterica intestinale; sembra che il magnesio, lo zinco, gli acidi grassi insaturi e i fitormoni contenuti nel polline abbiano dato miglioramenti in molti casi di prostatite.

Pere e mele cotte sono da inserire nella dieta, soprattutto in autunno e inverno, in quanto ricche di fibre e pectina depurative e antinfiammatorie.

 

TRE SUCCHI A BASE DI CLOROFILLA PER SVOLGERE UNA POTENTE AZIONE ANTIOSSIDANTE UTILISSIMA PER CONTRASTARE TUTTI I SINTOMI DELLA PROSTATITE.

1) Succo di sedano antinfiammatorio: lava e centrifuga 50 gr. di sedano con una mela e un kiwi e bevilo prima di cena

2) Succo di spinaci per diminuire i sintomi: lava e centrifuga 100 gr. di spinaci con una mela, e bevi prima di pranzo.

3) Succo di broccoli antitumorale: lava e centrifuga 150 gr. di broccoli con un kiwi, consumalo a colazione.

Unisci ai succhi anche 1 pizzico di curcuma o di zenzero per una più efficace azione antinfiammatoria.

epilobioIL RIMEDIO. L’Epilobio, generalmente sconosciuto come pianta medicamentosa e non menzionato nei comuni erbari, è stato reso famoso dalle ricerche di Maria Treben che ne indicò l’efficacia contro la prostatite nel volumetto “La salute della Farmacia del Signore”. In pochissimo tempo acquistò notorietà in tutta l’Europa. Secondo molti erboristi e naturopati, ma anche medici, assumere la tisana diEpilobio dal fiore piccolo (Epilobium Parviflorum) è un eccellente aiuto in tutti i disturbi della prostata: metti un cucchiaino colmo dell’erba su ¼ di litro d’acqua e fai sbollentare solamente, lascia riposare brevemente. In presenza di disturbi bevine due tazze al giorno, al mattino a digiuno e alla sera, ½ ora prima di cena. (naturalmente vai dal medico per gli accertamenti del caso).

 


Eccoti tre gustose ricette per prevenire i disturbi alla prostata
:

orzoOrzo con bacche di mirtilli rossi x 2 p.:120 gr. di orzo, 2 cucchiai di bacche secche di mirtillo rosso, 2 carote a filetti, 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, sale marino integrale. Metti in ammollo le bacche di mirtillo rosso in un bicchiere d’acqua tiepida x 2/3 ore. Poi scalda l’olio in una casseruola e unisci le carote a filetti, falle appassire bene e versa l’orzo. Fai insaporire mescolando, regola di sale, unisci le bacche con il loro liquido di ammollo e porta a cottura unendo poca acqua calda per volta, a mò di risotto. Servi ben caldo. E’ ancora più buono se lo spolverizzi con cannella in polvere. Fornisce sostanze diuretiche, antistipsi e antinfiammatorie, apporta fibre depurative e sostanze antibatteriche e stimolanti della diuresi.

Merluzzo con salsina leggera alla curcuma x 2p. : 350 gr. merluzzo in filetti, 1 presa di curcuma, 1 cucchiaio di olio evo, 2 rametti di timo, 1 limone bio, basilico e sale marino integrale q.b. Cuoci al vapore i filetti di merluzzo, nell’acqua della vaporiera aggiungi i rametti di timo e la scorza del limone. Porta a cottura; nel frattempo, con una forchetta, sbatti l’olio con sale, 1 cucchiaio di succo di limone e la curcuma. Versa la salsina sul pesce e servi decorando col basilico. La curcuma, con zenzero e cannella, è tra le spezie tollerate anche da chi soffre di gastrite.

Cavolo con le mele disintossicante x 2p.:1 cavolo (verza, cappuccio o rosso), 2 mele, 1 cucchiaio d’olio d’oliva, sale e cannella q.b. Monda il cavolo e taglialo a listarelle. Mettilo in una casseruola con le mele a tocchetti e l’olio e lascia insaporire per un paio di minuti. Unisci un bicchiere di acqua e cuoci per 10 min, poi regola di sale e aggiungi ½ cucchiaino di cannella. Cuoci per circa 30 min. e servi. Il cavolo, di ogni tipo, è un ottimo depuratore dell’organismo ed è indicato anche in presenza di difficoltà ad evacuare e di emorroidi. fonte psicosentieri.it

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