Implantologia dentale e rigenerazione ossea guidata, dottor Filippo Ederli

 
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05/05/2018 dal Dr. Filippo Ederli
Implantologia dentale e rigenerazione ossea guidata, dottor Filippo Ederli
L’implantologia dentale rappresenta oggi la terapia d’elezione per la risoluzione di edentulie totali o parziali. Essa consiste nell’inserire nelle ossa mascellari delle sofisticatissime viti in titanio e/o zirconio e titanio, sulle quali viene poi avvitato un moncone su cui poggerà la capsula definitiva. La superficie degli impianti viene definita bioattiva: nel senso che promuove l’attecchimento delle cellule ossee tra le spire implantari. Oggi l’implantologia ha fatto passi enormi ed è considerata in alcuni casi una terapia d’avanguardia.

In taluni casi è infatti consigliabile e quindi possibile inserire gli impianti senza effettuare alcuna incisione (è la cosiddetta implantologia flapless) cosa che permette una notevole riduzione del dolore post-operatorio e una totale assenza di gonfiore e sanguinamento; tutto questo viene effettuato dopo aver fatto un attenta valutazione della TAC e progettazione con dei software dedicati,di una mascherina chirurgica che ci indica il posizionamento preciso degli impianti.

E cosi possibile,sapendo prima dove saranno posizionati gli impianti,costruire una protesi prima della chirurgia in modo tale che il paziente esca con i suoi denti nella stessa giornata operatoria. Un’altra tecnica d’avanguardia è rappresentata dal carico immediato infatti,cosi che il paziente esca dallo studio il giorno della chirurgia con una capsula provvisoria esteticamente uguale ai propri denti.

Esiste poi la tecnica post estrattiva in cui il giorno stesso viene estratto il dente malato,inserito l’impianto al suo posto e la relativa capsula provvisoria.

Come si evince da tutto ciò ad oggi è quasi impossibile uscire senza i denti dallo studio del chirurgo orale essendo molteplici le tecniche per ovviare a questo inconveniente. L’inserzione degli impianti deve essere protesicamente guidata cioè l’impianto deve essere messo dove la capsula lo richiede e non dove c’è osso. Per questo si ricorre alle tecniche di rigenerazione ossea guidata; l’osso infatti può essere ricreato grazie all’ausilio di materiali osteoconduttori e di membrane riassorbibili o non riassorbibili che servono a separare il tessuto epiteliale dal tessuto osseo in maniera che la rigenerazione non sia inficiata.

Il miglior materiale da rigenerazione è rappresentato da un mix di osso autologo e di osso bovino deproteinizzato che porta ad una perfetta restituito ad integrum dell’osso mancante nella maggior parte dei casi a causa di una malattia parodontale non trattata.

La parodontite è infatti una malattia subdola,a volte asintomatica ma che rappresenta la sesta malattia più diffusa al mondo e la prima causa di perdita dei denti per cui poi si ricorre all’implantologia.

Si manifesta con alitosi, sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento, retrazione gengivale e quindi ossea,denti apparentemente più lunghi, ed è più grave nei pazienti diabetici o fumatori;la placca si insinua fra gengiva e denti e provoca un riassorbimento dell’osso stesso fino a far ciondolare i denti e poi farli cadere. Ecco perché i nostri nonni la chiamavano gengivite espulsiva o piorrea.

Il concetto fondamentale che deve passare è che non si possono mettere impianti se prima la malattia parodontale(che è cronica)non è sotto controllo altrimenti si va seriamente incontro al rischio di perimplantite cioè l’infezione dell’osso attorno alle spire implantari che porta inesorabilmente alla perdita degli impianti.

Se infatti ad oggi c’è una cura per la parodontite, per quanto riguarda la periimplantite non c’è alcuna cura predicibile per cui in questo caso è fondamentale il vecchio adagio “meglio prevenire che curare”.



Edentulia: la mancanza dei denti

Nel nostro blog parliamo oggi dell’edentulia, a partire dalla sua definizione, sino alle cause e ai rischi che essa può comportare.

Prima di tutto: cos’è l’edentulia? È un termine che indica la mancanza totale di denti in entrambe le arcate, sia superiori che inferiori. È conosciuta anche con il termine di “edentulismo”.

Di norma, questo genere di patologia dentaria è particolarmente presente nelle persone sopra i sessantacinque anni, ma può purtroppo riferirsi anche a pazienti più giovani. Si tratta di uno stato che potremmo definire invalidante sotto numerosi punti di vista, tanto estetici quanto funzionali.

Edentulismo: le cause della perdita di denti

Per quanto riguarda le cause dell’edentulia totale o completa, essa può essere connessa al già citato normale processo biologico legato all’invecchiamento, ma anche a patologie diverse – prima fra tutte la parodontite (detta anche piorrea): quest’ultima è l’infiammazione del parodonto che, nei casi più gravi e non curati, può portare appunto alla perdita totale degli elementi dentali.

In alternativa, altre cause che portano alla perdita di denti possono includere una serie di carie destruenti, ma anche pregresse terapie odontoiatriche inadeguate o scorrette. L’edentulia totale può essere anche la conseguenza di patologie sistemiche gravi che hanno ripercussioni sul cavo orale – come alcune neoplasie, il virus dell’HIV, la LAD o le neutropenie – la malnutrizione o denutrizione e, più in generale, le cattive condizioni complessive dell’organismo. In ogni caso, la sola parodontite è responsabile di ben il 35% dei casi di perdite di elementi dentali, soprattutto oltre i quarant’anni d’età dei pazienti.

Vale la pena precisare che l’edentulismo può anche essere parziale: si definisce così quando sono ancora presenti alcuni elementi dentali. In questi casi, esso può essere la conseguenza di traumi diretti e dunque di fratture verticali ai denti.

Perdita dei denti: conseguenze

Le conseguenze dell’edentulia sono chiaramente gravi, tanto sotto il profilo estetico quanto sotto quello funzionale. L’assenza di denti provoca nel paziente uno stato di disagio psicologico grave che può ripercuotersi a livello sociale, anche in maniera severa. Da un punto di vista organico, l’edentulismo porta con sé una modifica importante dell’intero equilibrio corporeo, nel quale la mandibola ha una significativa importanza. In tal senso, questo problema può anche essere causa di mal di testa ricorrenti e molto fastidiosi.

Sempre a livello estetico, l’assenza di denti provoca una vera e propria alterazione dei tratti del viso: si verifica infatti una accentuazione del mento, un afflosciamento delle labbra, un infossamento delle guance.

Da un punto di vista funzionaleperdere tutti i denti può portare a una vasta serie di problemi, che possiamo elencare come segue:

  • Difficoltà di masticazione del cibo
  • Difficoltà di digestione del cibo, perché triturato in modo approssimativo e imperfetto
  • Alterazione del volume e della dimensione dei mascellari, con fenomeni atrofici e di riassorbimento
  • Mutazioni della mucosa, in termini di spessore, elasticità e reattività agli stimoli
  • Modificazioni della muscolatura mandibolare
  • Alterazioni della postura mandibolare
  • Difficoltà nell’espressione verbale (fonesi) a causa della emissione imperfetta dei suoni a livello linguo-dentale e labio-dentale

Mancanza dei denti: rimedi e soluzioni

Rispetto al passato, le più moderne tecnologie odontoiatriche permettono oggi una risoluzione positiva nella maggior parte dei casi di edentulia.

Ovviamente, la prima soluzione alla mancanza dei denti è rappresentata dalla dentiera, che – pur con tutte le criticità da noi evidenziate nel nostro precedente articolo – rappresenta una modalità relativamente semplice ed economica per risolvere, in tempi rapidi, i principali problemi estetici, fonetici e funzionali del paziente.

Tuttavia, l’alternativa migliore è attualmente rappresentata dall’implantologia a carico immediato, che permette un re-impianto definitivo dei denti perduti. Questo tipo di terapia deve essere necessariamente effettuata da uno specialista, che saprà definire modalità, tempi e soluzioni personalizzate sulle necessità del singolo paziente.

Se ritenete di soffrire di problemi di edentulia parziale o se presentate ormai un edentulismo totale, il nostro consiglio è dunque quello di rivolgersi tempestivamente al vostro odontoiatra o specialista implantologo, riponendo massima fiducia nella strumentazione efficace e innovativa oggi a disposizione dei pazienti.




Chi è Filippo Ederli

Dottor Filippo Ederli titolare degli Omonimi Studi Dentistici Polispecialistici a Ellera di Corciano e Ponte Felcino (Perugia).

Paradontologia, Implantologia e Chirurgiasono i cavalli di battaglia degli studi, assieme alla protesi, che ha un particolare riguardo nell’estetica dento-facciale.

Gli studi sono Polispecialistici, infatti grazie alla collaborazione con altri colleghi che si occupano specificatamente di Patologia Orale, di Ortodonzia (cioè di apparecchi per i bambini o per gli adulti) siamo in grado di fornire dei piani di trattamento complessi e integrati dati dall’unione delle forze degli specialisti dei settori diversi dell’Odontoiatria.

Siamo molto disponibili per le urgenze, abbiamo sempre per questo un numero di emergenza (338 3986222) e troviamo sempre il modo di accogliere i nostri pazienti nel migliore dei modi in tempi velocissimi.

Sicuramente avrai un trattamento trasparente, nel senso che tu andrai a sapere esattamente il costo delle terapie che andrai a sostenere.

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