Malattie cardiovascolari, al via progetto “CardioRigen” con cellule staminali
Applicare le tecnologie piu’ avanzate di sequenziamento del Dna e di creazione di cellule staminali personalizzate per individuare la migliore terapia possibile per ogni singolo paziente, e sviluppare nuove terapie basate sui geni per stimolare la rigenerazione cardiaca dopo l’ infarto. E’ questo il presupposto scientifico da cui prende il via “CardioRiGen“, progetto reso possibile grazie ad un importante finanziamento della Fondazione CrTrieste.
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Si tratta di un piano triennale di ricerca e assistenza cardiologica avanzata sviluppato da Gianfranco Sinagra, direttore della struttura complessa di cardiologia e del dipartimento cardiotoracovascolare dell’ ospedale di Cattinara e da Mauro Giacca, direttore generale del Centro Internazionale per l’ Ingegneria Genetica e le Biotecnologie (Icgeb).
In entrambi questi settori, la collaborazione tra AsuiTs e Icgeb
In entrambi questi settori, la collaborazione tra AsuiTs e Icgeb nell’ ultimo decennio ha portato a risultati di eccellenza di livello internazionale. “La vocazione scientifica e’ un tratto distintivo di Trieste, e negli anni l’ ha portata ad affermarsi nel mondo come centro d’ eccellenza in diversi campi della ricerca – spiega Tiziana Benussi, presidente della Fondazione – anche per questo, il sostegno alla ricerca e’ uno dei primi obiettivi della Fondazione, in particolar modo per progetti come CardioRiGen, prestigiosi a livello internazionale e capaci di portare la ricerca dal laboratorio alla cura del paziente”.
L’ Azienda Sanitaria Universitaria Integrata
“L’ Azienda Sanitaria Universitaria Integrata – sottolinea il direttore Antonio Poggiana – intende essere in prima linea nello sviluppo di innovazioni finalizzate a una assistenza qualificata, a una didattica moderna ed alla ricerca traslazionale. Siamo molto grati alla Fondazione per il supporto ricevuto in vari ambiti e per questa iniziativa altamente innovativa”.
Coltura di cellule staminali personalizzate
“A partire da una singola cellula del sangue o della pelle – riporta l’Agenzia giornalistica Italia – e’ oggi possibile ottenere per ogni paziente una coltura di cellule staminali personalizzate, che poi possono diventare cellule contrattili del cuore – spiega Giacca -. E’ un approccio di straordinario valore per saggiare l’ efficacia di farmaci in maniera personalizzata per ogni singolo paziente, attualmente offerto soltanto dai centri clinici piu’ prestigiosi a livello internazionale.
Medicina di precisione
Oltre a questa medicina di precisione – afferma ancora – porteremo anche avanti i nostri studi sulla possibilità di rigenerare il cuore dopo un infarto, un traguardo che oggi sembra possibile grazie alla scoperta di piccoli Rna in grado di rimettere in moto il meccanismo di proliferazione delle cellule cardiache”. Ricerche che daranno ulteriore impulso all’ intensa attivita’ condotta a Trieste nel campo della cardiologia molecolare.
Programma di lavoro contempla uno sviluppo temporaneo di tre anni
“Un’ attivita’ quanto mai importante – spiega Sinagra – se si considera che la regione Friuli Venezia Giulia e’ ai primi posti in Italia per le malattie cardiovascolari. Negli ultimi 10 anni infatti sono stati accolti all’ Unita’ di Terapia Intensiva Cardiologica di Cattinara oltre 1.200 casi di infarto del miocardio acuto nonche’ numerose patologie cardiovascolari ereditarie, tutti settori che troveranno nuovo impulso grazie a questo progetto”. Il programma di lavoro contempla uno sviluppo temporaneo di tre anni, periodo necessario per l’ inizio dell’ attivita’ e il raggiungimento dei primi traguardi applicativi.
Dal punto di vista logistico il personale coinvolto nel progetto, piu’ di 20 persone (medici, ricercatori, dottorandi, specializzandi, borsisti), operera’ tra il laboratorio del Centro clinico sperimentale di cardiologia molecolare nella struttura complessa di cardiologia dell’ ospedale di Cattinara-Trieste, fondato 10 anni fa proprio grazie al sostegno della Fondazione, e il Laboratorio di medicina molecolare dell’ Icgeb.
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